Sondaggi alla mano, il centrosinistra sembra avere la possibilità di riconquistare Palazzo Cernezzi
A Como, dopo che oggi a mezzogiorno è scaduto il termine per la presentazione delle liste, sono sette i candidati sindaco in vista delle elezioni amministrative del 12 giugno. Oltre che nel capoluogo lariano, tra un mese si vota in altri quattordici comuni comaschi, fra cui Erba (16’500 abitanti, alle spalle di Como, Cantù e Mariano Comense). Il voto di Como ha una valenza politica: da qui l’interesse delle segreterie romane. Scontato che nessuno dei candidati sindaco sarà eletto al primo turno, si andrà quindi al ballottaggio del 26 giugno.
Sondaggi alla mano, il centrosinistra sembra avere la possibilità di riconquistare Palazzo Cernezzi che negli ultimi quarant’anni, eccezion fatta per le parentesi del dem Lucini (2012-2017) e del socialista Simone (1985-1988), è sempre stata governata dal centrodestra. Il centrosinistra candida Barbara Minghetti, indicata dal Partito democratico, consigliera comunale uscente e supportata da un ampio ventaglio di partiti e liste civiche. Il centrodestra candida l’ex primario del Sant’Anna Giordano Molteni, indicato da Fratelli d’Italia. Candidatura fatta propria da Lega, Forza Italia e alcune liste civiche. Anche questa volta, così come era stato nel 2017 andrà per conto suo Alessandro Rapinese, candidato dalla lista civica ‘Alessandro Rapinese, sindaco’, Adria Bartolich, ex parlamentare del Pds, è candidata dalla lista civica di centrosinistra Civitas.
Gli altri tre candidati a sindaco di Como sono Vincenzo Graziani (Verde è Popolare), ex comandante della Polizia locale, Francesco Matrale (Italexit, il partito di Gianluigi Paragone) e Fabio Aleotti (Como In Movimento-Stop incenerimento), consigliere comunale uscente del M5S.