Confine

La corsa al pieno nel Comasco lascia molti distributori a secco

Nelle zone di confine italiane il minor prezzo della benzina ha causato un grande afflusso di conducenti svizzeri ma anche di più frontalieri del solito

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30 marzo 2022
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A Como succede che con i distributori a secco è impossibile fare il pieno di benzina. Questo è accaduto soprattutto nel fine settimana. Ma sta andando avanti anche in questi giorni, in quanto i rifornimenti non sono facili. Cosa è successo, e non solo a Como, ma anche in altri comuni della fascia di frontiera con il Canton Ticino? La risposta sta già nella domanda: la vicinanza con il confine. Insomma, a mandare in tilt i distributori di Como è il boom di automobilisti ticinesi in città che fanno il pieno di benzina. Questo dopo che la scorsa settimana il Governo Draghi ha tagliato le accise sui prezzi dei carburanti: una trentina di centesimi di euro sia sulla benzina che sul gasolio. Un taglio netto per ora in vigore sino al 21 aprile, per allentare la tensione sui costi dei carburanti, esplosi a seguito della gravissima crisi internazionale. Misura che tutto lascia supporre che sarà mantenuta, almeno per altri trenta giorni.

Un taglio netto sin qui non adottato dalla Svizzera, che ha causato una divaricazione fra i prezzi praticati al di qua e al di là della frontiera. Una differenza che, oggi come oggi, oscilla fra i 18 e i 20 euro: quanto gli automobilisti ticinesi possono risparmiare facendo il pieno a Como con il ‘‘self service". Il "servito" è meno conveniente, tanto che, segnalano i benzinai comaschi, la quasi totalità degli automobilisti fa ricorso al "self service". Insomma, è successo che, impensabile sino a metà della scorsa settimana, la calata degli automobilisti ticinesi ha esaurito le scorte dei benzinai comaschi che non si erano premuniti a fare ordinazioni più consistenti. ‘’E perché mai avremmo dovuto fare scorte più consistenti, con il rischio di avere molto invenduto?’’, si interrogano i benzinai rimasti senza carburante. C’è anche da aggiungere che in questi giorni i costi continuano a oscillare, variano quotidianamente. Quelli della benzina salgono o scendono intorno a quota 1,8 euro. In media oggi a Como erano a 1,83 euro. "Siamo in balia di questa altalena e questo è spiazzante – osserva Daniela Maroni, presidente dei benzinai comaschi, vicepresidente nazionale –. Anche per questo motivo i nostri benzinai sono molto attenti nel fare le scorte. E poi, diciamoci la verità: chi si aspettava un afflusso di automobilisti ticinesi nei distributori di confine? C’è da aggiungere che le vendite sono aumentate anche perché con gli attuali prezzi i frontalieri non fanno più il pieno in Ticino. Stando ai segnali che arrivano dai nostri associati in questi giorni l’apporto dei frontalieri è superiore a quello degli automobilisti ticinesi’’.