Confine

Como, quarantene e isolamenti svuotano le strade del centro

Tante le saracinesche abbassate da inizio settimana. Secondo i vigili urbani il traffico in città si è quasi dimezzato

La movida comasca appare un lontano ricordo
(Ti-Press)
13 gennaio 2022
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Tra contagi, quarantene e smart working, il centro di Como dall’inizio di questa settimana appare un deserto. Tantissime le saracinesche abbassate. Soprattutto quelle di bar e ristoranti, ma anche dei negozi. In piazza Volta a due passi dal Duomo, uno dei bar più apprezzati dai giovani e punto di riferimento della vita notturna ha deciso d’anticipare le ferie e ha appeso un cartello di carta annunciando la chiusura sino al 21 gennaio. La situazione non cambia in altre zone. Chiuso per ferie anche il caffè dei viaggiatori, frequentatissimo locale di piazza Pinchetti. Per la stessa motivazione, riaprirà solo mercoledì 19 gennaio la pasticceria di piazza Mazzini. Anche ieri, nonostante la bella giornata, c’era pochissima gente in piazza Duomo, stesso discorso per i portici Plinio e via Luini, oltre a intere vie senza anima viva. Anche a ridosso delle mura, la musica non cambia. Tante saracinesche abbassate nella zona della stazione ferroviaria Como San Giovanni. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra un calo di viaggiatori del 30 per cento, ancora più il calo dei passeggeri del bus del trasporto pubblico locale, che ha soppresso alcune corse. Come quella transfrontaliera tra Como e Chiasso. Un’altra cartina di tornasole è il traffico: lungo il girone si vedevano poche vetture. Stando a una prima stima dei vigili urbani il traffico in città si è quasi dimezzato. La conferma dal fatto che i parcheggi si trovavano con molta più facilità rispetto alla scorsa settimana. Insomma, pur in assenza di lockdown, è come se la città avesse deciso, complice l’impennata dei contagi, di uscire il meno possibile dalla propria abitazione.