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Senzatetto muore carbonizzato in centro a Como

A trovare l'uomo, un 78enne che si era rifugiato per la notte nel sottoscala di un palazzo, sono stati i Vigili del fuoco

26 settembre 2023
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Nella città in cui c’è chi fa la guerra ai senzatetto e si pensa di costruire cancellate all'ex chiesa di San Francesco, si può morire carbonizzati in un sottoscala, trasformato in un rifugio per la notte. È accaduto martedì mattina in piazza Duomo, in pieno centro a Como. La vittima, il cui corpo è stato scoperto dai Vigili del fuoco dopo aver domato le fiamme, è un 78enne clochard francese che, per quanto si è appreso, da tempo aveva trovato rifugio nel sottoscala sul retro del palazzo di fronte alla Cattedrale del capoluogo lariano. Un palazzo che ospita un grande magazzino e un ristorante e al secondo piano un B&B e alcuni appartamenti fra cui uno abitato da una ex professoressa, ipovedente, messa in salvo dai Vigili del fuoco.

A lanciare l'allarme sono state tre giovani turiste polacche, ospiti del B&B. Le ragazze si sono accorte del fuoco che stava invadendo la loro camera. Una di loro, ancora in pigiama, è scesa in piazza Duomo, richiamando l'attenzione di un poliziotto, il quale, viste le fiamme ha chiamato la Questura. Sul posto sono giunti così numerosi Vigili del fuoco, i soccorsi del 118 dell'ospedale Sant'Anna, carabinieri e polizia. I pompieri, una volta entrati nel palazzo, hanno trovato il corpo privo di vita del 78enne.

Sulle cause che hanno provocato l'incendio non vi è ancora nessuna certezza. Solo ipotesi, riconducibili tutte alla presenza del senzatetto nel rifugio di fortuna, come una sigaretta accesa o un piccolo braciere per riscaldarsi visto che nelle ultime notti ha incominciato a fare freddo. Il magistrato di turno in Procura a Como ha disposto accertamenti affidati agli stessi Vigili del fuoco. Ha pure disposto l'autopsia per accertare le cause del decesso del clochard, "che non sarebbe morto se avesse avuto la possibilità di trascorrere la notte in un dormitorio, che il Comune continua a non volere". Questo l'amaro commento di Como Accoglie, l'associazione che riunisce i volontari attivi in riva al Lario.