Nei distributori Self il pieno è più conveniente rispetto al Mendrisiotto. Slitta ancora l’attivazione della ‘carta carburante’
In questi giorni in cui si parla molto del costo della benzina schizzato alle stelle, si scopre che più che a Chiasso gli automobilisti di Como il pieno lo vanno a fare a Cantù. E sarà così anche dopo il ritorno della carta sconto benzina che prevede una riduzione di 2 (due) centesimi al litro, l’equivalente di un caffè in un bar economico per un pieno di 50 litri. Un mini sconto che si è trasformato in carburante (siamo in tema) per i leoni da tastiera, odiatori seriali che via social si sono scatenati contro i benzinai, manco fosse loro la colpa della irrilevante riduzione del prezzo del carburante. Mini sconto che continua a rimanere sulla carta in quanto la nuova app non convince il garante della privacy che a Regione Lombardia sta costando una barca di soldi. L’attivazione della ‘carta carburante’ continua infatti a slittare di settimana in settimana, anche perché non entusiasma nessuno. Un fatto è certo: siamo lontani anni luce dal periodo in cui lo sconto era arrivato a 33 centesimi. Uno sconto che aveva notevolmente ridimensionato il pendolarismo del pieno verso i distributori del Mendrisiotto.
Ma restiamo ai giorni scorsi: davanti al caro carburante dovuto al fatto che a Como la benzina costa molto di più rispetto agli altri capoluoghi di provincia lombardi, per motivi che continuano a essere inspiegabili, gli automobilisti comaschi hanno scoperto che se proprio devono andare alla ricerca di distributori che consentono di risparmiare qualche centesimo gli conviene lasciar perdere Chiasso, per puntare su Cantù. A Chiasso la benzina costa mediamente 1,764 euro al litro, a Mendrisio 1,727 euro. A Como i prezzi vanno da 1,809 a 1,933 euro. Questi prezzi valgono per i Self. A Cantù si va da un minino di 1,699 a un massimo di 1,729 euro. Anche questi prezzi canturini sono per i Self. Comunque sia, con questi prezzi ogni discorso sul pendolarismo del pieno può apparire surreale.