Oltre al risparmio di pochi centesimi per un pieno si aggiunge una procedura complessa per ottenere il rimborso
Il rischio di un clamoroso flop è sempre più concreto, soprattutto dopo che Regione Lombardia ha confermato che lo sconto della benzina da sabato 13 novembre sarà di 2 centesimi euro al litro e solo per gli automobilisti che risiedono a 10 chilometri dal confine con la Svizzera. Insomma, quelli della fascia A, mentre sono esclusi gli automobilisti della fascia B, che risiedono da 10 a 20 chilometri dal confine. Il rischio del flop deriva non solo dall’irrisorio bonus (e non poteva essere differente, considerata la forbice fra i prezzi dei carburanti al di qua e al di là della frontiera) che per un pieno di 40 litri (che attualmente a Como costa 72 euro) è di 80 centesimi di euro, ma anche dal nuovo strumento studiato da Regione Lombardia per ricevere lo sconto. Si tratta dell’app “Sconto Carburante” che, una volta installata sullo smartphone, richiederà l’autenticazione con Spid e, in futuro, anche con la Carta d’identità elettronica. Il sistema genererà un codice da mostrare al gestore dell’impianto di rifornimento che, dopo aver inserito i dati del cliente, il codice del nuovo rifornimento e il numero dei litri erogati, attenderà l’autorizzazione dal sistema per concludere l’operazione. Semplice a dirsi, ma non per tutti. Soprattutto per chi come gli anziani ha solitamente (ma non sempre) meno dimestichezza con la digitalizzazione dei servizi. Chi non dispone di uno smartphone può accedere allo sconto utilizzando il proprio cellulare facendosi inviare dal sistema un sms. C’è insomma chi teme possibili code alle pompe con la futura digitalizzazione del servizio: da qui le perplessità degli automobilisti.