Torna il servizio di accoglienza notturna ‘Emergenza freddo’. In via Borgovico saranno ospitati oltre 30 indigenti, ma il fabbisogno sarebbe per 150
Lunedì 1° novembre riapre l’ex caserma del comando provinciale dei carabinieri di via Borgovico il dormitorio per senzatetto, nell’ambito del servizio di accoglienza notturna “Emergenza Freddo”. L’immobile, di proprietà dell’amministrazione provinciale di Como, era già stato al centro di uno stesso accordo durante l’inverno scorso, coinvolgendo Villa Saporiti, Palazzo Cernezzi e il mondo del terzo settore. Il crollo delle temperature di questi giorni, oltre a sollecitare una rapida riapertura del dormitorio di via Borgovico, ha riportato in primo piano un tema molto dibattuto che nonostante l’impegno preso due anni fa dal Consiglio comunale non è stato ancora attuato dalla giunta municipale a trazione leghista: l’apertura di una struttura permanente per i senzatetto, oltre centocinquanta, quanti sono i fantasmi nel capoluogo lariano. In via Borgovico saranno ospitati oltre trenta senzatetto. Un numero, dunque, cinque volte inferiore al reale fabbisogno che richiede la regione, confrontata in modo non trascurabile dal problema povertà e indigenza.
Intanto, la prossima settimana sarà riaperto anche il dormitorio intitolato a don Roberto Malgesini, il sacerdote degli ultimi ucciso il 15 settembre dello scorso anno (il processo in Corte d’Assise nei confronti dell’omicida è alle fasi finali). Dormitorio che si trova in piazza San Rocco, a pochi passi dal luogo in cui è stato consumato il delitto. A impegnarsi per l’apertura del dormitorio era stato lo stesso don Malgesini, proponendo l’iniziativa al parroco don Gianluigi Bollini: una ventina di posti letto ricavati nell’oratorio, gestiti oltre che dalla parrocchia anche dalla Caritas diocesana.