Confine

Una pista ciclabile di 5 km lungo il Ceresio più selvaggio

Risorge il progetto di cui si parla da 25 anni da Osteno a Santa Margherita di Valsolda dopo il via libera al finanziamento degli enti preposti

La vecchia stazione della funicolare tra Santa Margherita di Valsolda e il Belvedere di Lanzo d’Intelvi
18 ottobre 2021
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Una pista ciclopedonale di cinque chilometri da Osteno a Santa Margherita di Valsolda, lungo il Lago di Lugano. Spesa prevista 2 milioni di euro che serviranno anche per sistemare il pontile per favorire i collegamenti con Lugano. Un progetto di cui si parla da 25 anni e che ora sta per essere realizzato dopo che Regione Lombardia, Autorità di bacino laghi di Lugano, Piano e Ghirla e Comuni di Claino con Osteno e Valsolda hanno deciso di finanziare i lavori. Un progetto destinato a rivitalizzare un borgo antico, disabitato da decenni, raggiungibile solo via lago, facendo scalo a Gandria, che nel XVII secolo era utilizzato come lazzaretto per gli appestati, in origine raggiungibile solo via lago, per poi essere dal 1907 al 1977, accessibile anche via terra attraverso l’unica funicolare in collegamento con il Belvedere di Lanzo d’Intelvi. Giovanni Bernasconi, sindaco di Claino con Osteno: “Nel giro di due anni riusciremo a realizzare il progetto di pista ciclopedonale che costeggia il Ceresio nel suo lato più selvaggio e integro. La prima cosa da fare è sistemare il pontile e riportare i battelli a Santa Margherita per ripristinare i collegamenti via lago con Lugano”. Il rilancio di Santa Margherita di Valsolda passa però dal recupero della funicolare di Lanzo d’Intelvi. Se ne parla da una trentina di anni, soprattutto grazie alle pressioni del Comitato presieduto da Adalberto Piazzoli. Lo scorso dicembre, uno studio di fattibilità indicava in 10 milioni di euro la somma necessaria per ripristinare la funicolare. Dieci mesi fa Regione Lombardia si era impegnata a trovare le risorse.