Il dipinto risale al 1618 ed era stato ritrovato durante dei controlli alla dogana di Drezzo. L’acquirente era un collezionista svizzero
Sequestrato l’11 marzo 2013 alla dogana di Drezzo, solo in queste ultime settimane un quadro datato 1618, per cui considerato d’interesse storico, è stato consegnato alla Galleria degli Uffizi di Firenze per essere collocato a Palazzo Pitti. A breve sarà esposto nella galleria Palatina. Il quadro da una galleria fiorentina stava per essere portato in Ticino quando nel marzo di otto anni fa era stato trovato dalla Guardia di finanza, all’epoca in servizio alla dogana di Drezzo. L’uomo che lo possedeva è stato condannato in primo e secondo grado al pagamento di una multa di 3mila euro, ridotta a mille euro dalla Corte di Cassazione in quanto il reato di esportazione clandestina dell’opera d’arte non era stato ancora consumato. Il dipinto a olio su tela raffigurante un ritratto di “Francesco D’Antella” (nobile fiorentino e maggiordomo del granduca Cosimo II) era stato confiscato, diventando quindi di proprietà dello Stato italiano. L’autore della tela è ignoto, ma sulla base di alcune perizie viene ritenuto essere della scuola di Casini. Chiuso l’iter giudiziario il Tribunale di Como ha interessato la Soprintendenza di Milano e il Ministero di giustizia che nello scorso mese di giugno ha disposto che “il dipinto sia rimesso al Ministero della cultura, Galleria degli Uffizi-Firenze, che ne curerà la presa in carico nei registri patrimoniali”. E così è stato. Il dipinto era stato venduto a un collezionista svizzero. Non è dato sapere il prezzo pagato e chi fra venditore e acquirente ci abbia rimesso.