Estese in Svizzera le ricerche di un 45enne ucraino che sarebbe il mandante della spedizione punitiva per una storia di ‘corna’
Estese anche nel Luganese e in Ticino le ricerche di un 45enne operatore finanziario ucraino, con casa e ufficio a Tremezzo, sospettato di aver organizzato una spedizione punitiva di rara violenza nei confronti della 33enne moglie kazaka, dalla quale si sta separando, e dell’amico della giovane donna, un 37enne comasco, residente a Lenno, sul lago di Como. L’uomo, martedì sera, spalleggiato da due incappucciati, nel parcheggio dell’ospedale di Menaggio, ha affrontato la coppia e l’ha presa a martellate. La peggio è toccata al 37enne comasco, ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Sant’Anna, per ferite al volto e alla testa. La sua vita non è in pericolo, anche se la prognosi non è stata ancora sciolta. Sarà sottoposto a un intervento chirurgico per ridurre le fratture alla testa causate dalle martellate. È andata meglio alla donna che raggiunta da due martellate allo sterno dopo le cure all’ospedale di Menaggio stamane è stata dimessa. A salvare la coppia sono stati i fari abbaglianti di un’auto che ha messo in fuga il terzetto. I carabinieri sospettano che il 45enne operatore finanziario ucraino possa essere fuggito in Ticino, per raggiungere un aeroporto svizzero per poi imbarcarsi su un volo diretto in Ucraina. Se così fosse, saremmo di fronte a un’azione studiata nei minimi dettagli. All’esame degli investigatori le immagini delle telecamere lungo la statale Regina, sia verso Porlezza e la dogana di Oria Valsolda, sia verso Menaggio e i comuni del Lario.