Martedì prossimo i punti vendita di tutti i centri commerciali d'Italia abbasseranno simbolicamente le saracinesche per alcuni minuti
Martedì prossimo i punti vendita di tutti i centri commerciali d'Italia manifesteranno contro le chiusure nei fine settimana, adottando il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti.
L'iniziativa, che coinvolge 30'000 negozi e supermercati, è promossa dalle associazioni di categoria ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono "l'immediata revoca delle misure restrittive che da oltre sei mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e pre-festivi".
Le associazioni "vogliono dare voce ai 780'000 lavoratori delle 1300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale, che vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza, aggravato dalle stringenti misure con cui il governo impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel week-end, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato", si legge in un comunicato congiunto.
La manifestazione vuole anche "ribadire la sicurezza dei centri, parchi e gallerie commerciali che, sin dall'inizio della pandemia, hanno adottato protocolli rigorosi, garantendo che non si registrasse alcun caso di focolaio in tali strutture".
"Dall'inizio dell'emergenza, il settore dei centri commerciali si è impegnato in un dialogo costruttivo con il governo, anche mettendo volontariamente e gratuitamente a disposizione 160 strutture sul territorio nazionale per la creazione di hub vaccinali", aggiungono le organizzazioni, che "auspicano di poter avere dalle Istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa".