Sono 7 i minori sottoposti a permanenza in casa e divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo in seguito alla maxi rissa a Gallarate dell'8 gennaio scorso
Sono iniziati oggi al Tribunale per i minorenni gli interrogatori di garanzia dei giovanissimi sottoposti a misura cautelare a seguito di una maxi rissa a Gallarate (Varese), lo scorso 8 gennaio. Sette i minori sottoposti alla permanenza a casa con divieto di comunicare con qualsiasi mezzo, otto quelli sottoposti all'obbligo di rientrare al domicilio entro le 19.00, su richiesta della Procura per i Minorenni di Milano.
Più d'uno, a quanto emerso, ha già ammesso le proprie responsabilità e acconsentito a un percorso di recupero, confermando la ricostruzione degli inquirenti.
"Quella che doveva essere una ragazzata si è trasformata in altro, con il rischio di un esito drammatico", ha detto all'agenzia di stampa italiana Ansa l'avvocato Livio Grandis, di Gallarate, che assiste un sedicenne coinvolto negli scontri tra due gruppi rivali di giovani, il quale "è dispiaciuto, ha compreso la gravità della situazione e di essere per la prima volta a confronto con gli adulti".
Stando a quanto dichiarato dal legale, il giovane come altri del suo gruppo "si faranno seguire dagli assistenti sociali" per seguire "un percorso virtuoso", perché "nessuno lesina prediche ed è giusto che accettino quanto accaduto con maturità e responsabilità". Il legale ha poi concluso di avere intenzione di chiedere la messa in prova. Gli unici due maggiorenni accusati di aver preso parte alla rissa saranno invece sentiti giovedì in Tribunale a Busto Arsizio (Varese).