La procura di Como ha chiuso l'inchiesta nei confronti di sette uomini di origine rumena. Attualmente sono irreperibili
Il pubblico ministero Antonio Nalesso, sostituto della Procura di Como, ha chiesto il rinvio a giudizio per furto aggravato, ricettazione e danneggiamento, di sette uomini, tutti di origine rumena, che tra l'aprile e l'ottobre 2018 hanno messo a segno tredici razzie di gratta e vinci in altrettanti locali pubblici comaschi. Alla refurtiva vanno aggiunti anche denaro contante, sigarette e valori bollati.
Il reato di ricettazione deriva dal fatto che i razziatori, residenti quasi tutti a Inverigo, nel Comasco, per l'accusa avrebbero incassato le vincite, comunque non superiori ai 500 euro. Per somme superiori c'è una trafila da seguire che parte dalla consegna del tagliando. Il numero di serie di quelli rubati era stato segnalato, per cui non sarebbero mai stati pagati. Oltre 20mila euro il valore i gratta e vinci rubati. Tre i colpi messi a segno a Como. Gli altri in provincia. Tutti gli indagati si sono resi irreperibili.