Confine

La Lombardia sempre più verso la zona rossa

I contagi continuano a salire a causa della variante inglese, anche nella vicina provincia di Como. Intanto, a Viggiù, continua la vaccinazione di massa

Ti-Press
3 marzo 2021
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C'è anche la provincia di Como fra le aree che lunedì 8 marzo in Lombardia rischiano di finire in zona rossa, lasciando la già restrittiva classificazione di “arancione rafforzato”. Non lo ha escluso il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulla possibilità di istituire zone rosse in Lombardia: “Lo decideremo alla luce dei dati che arriveranno dal Comitato tecnico scientifico”. Il nuovo check-up sullo stato di salute in Lombardia è atteso per domani pomeriggio, giovedì 4 marzo, con la nuova cabina di monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità. Se il valore dell'Rt dovesse risultare sopra quota 1,25 potrebbero aprirsi scenari da zona rossa per l'intera regione. E l'ultimo dato, riferito alla giornata di oggi, indica un valore dell'Rt a quota 1,34. Anche i dati che attestano la diffusione del contagio non sono per nulla incoraggianti. A Como da un giorno all'altro i nuovi contagiati sono passati 79 a 324. Questo è il motivo per cui la provincia lariana nel è passata da “arancione” a “arancione rafforzato”. Provvedimento ad hoc calato anche sulla provincia di Brescia, su molti comuni tra i territori di Cremona, Mantova, Pavia e Milano. C'è da aggiungere che, secondo i numeri, il territorio lariano ha già superato la soglia critica di casi in rapporto a 100mila abitanti: per la Regione Lombardia è a quota 158, in provincia di Como l’incidenza è già “volata” a 279 casi. Solo Brescia sta peggio in quanto ha un'incidenza di 482 casi. C'è poi da considerare che le terapie intensive in Lombardia ieri hanno segnato l’aumento più consistente dell’ultimo periodo (+35). Un dato destinato a incidere sul passaggio di alcune aree della Lombardia in zona rossa. Tutto questo perché le analisi sui tamponi positivi realizzate dai laboratori lombardi hanno indicato una presenza del 64% della cosiddetta variante inglese. A causa della quale, secondo gli esperti, i contagi in Lombardia, nelle prossime due settimane potrebbero quadruplicare.

In questo allarmante quadro - riporta il quotidiano lombardo ‘il Giorno’ - “l'unica nota positiva è il fatto che sta procedendo senza intoppi la vaccinazione di massa su tutta la popolazione maggiorenne di Viggiù, comune a ridosso del Canton Ticino, in zona rossa colpito dalla variante inglese del Covid-19. Le attività hanno preso il via sabato e si concluderanno domani, giovedì 4 marzo. Il centro vaccinale è stato allestito nel vicino comune di Saltrio, nella palestra della scuola media, dove gli abitanti vengono convocati via sms o email. Dopo i vaccini sugli anziani nei primi tre giorni di apertura si è passati alla fascia 18-65 anni, tra cui figurano tanti frontalieri, categoria considerata particolarmente a rischio dalle autorità sanitarie. La risposta dei residenti di Viggiù è stata molto positiva. ‘Contiamo di superare la soglia del 75% di adesione’, osserva il responsabile del centro vaccinale Guido Garzena”.