Confine

Numeri da zona rossa nella provincia di Como

Emerge dall'analisi di un esperto. La regione si trova al di sopra della soglia critica fissata per la Lombardia

Como nell'era Covid (Ti-Press)
23 febbraio 2021
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La situazione epidemiologica sul territorio lariano sta peggiorando tanto che la provincia di Como ha dati da zona rossa. È quanto emerge dall'analisi effettuata dal dottor Paolo Spada, chirurgo vascolare dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano), ospedale policlinico ad alta specializzazione, centro di ricerca clinica e scientifica, punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca sui tumori e le malattie immunodegenerative. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria pubblica quotidianamente Spada pubblica un report sui dati del contagio. Una rubrica che analizza la situazione a livello nazionale non solo dal punto di vista regionale, ma anche provinciale. Ebbene, secondo i dati aggiornati a lunedì 21 febbraio  la provincia di Como è sopra la soglia critica fissata per la Regione Lombardia.

Il modello preso in esame dal medico dell'Humanitas, esperto in algoritmi applicati alla medicina (la fonte dati per quanto riguarda l'incidenza è il Ministero della salute, mentre quella sulla disponibilità dei posti letto è l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) si basa sulla incidenza del contagio da coronavirus sul numero di abitanti, rapportato alla capacità ospedaliera delle singole Regioni. Ebbene, l'incidenza in provincia di Como è pari a 180 casi ogni 100mila abitanti (media giornaliera degli ultimi sette giorni), a fronte di una soglia regionale di 150 casi. Numeri in aumento rispetto alle ultime due settimane. Sette giorni fa la media era risultata di 144 casi e nei quattordici giorni precedenti una media di 116 casi.

Viggiù resta in zona rossa

Nel Varesotto, nel frattempo, Viggiù, Comune aggrappato alla 'ramina'' (al confine con Stabio), resta in 'zona rossa' per altri sette giorni. La conferma è arrivata nel pomeriggio al sindaco Emanuela Quintiglio. Il termine della fascia più restrittiva, decisa da Regione Lombardia dopo il focolaio di coronavirus (aggravato dalla variante inglese), era stato fissato per domani 24 febbraio. ''Il dato esatto dei contagi e delle varianti individuate non mi è stato comunicato e sarà mia premura fornirlo non appena a mia disposizione – ha comunicato il sindaco di Viggiù -. Confermo che Regione Lombardia ha dato disposizioni per la vaccinazione anti Covid di tutta la popolazione di Viggiù, dai 18 ai 65 anni compresi (vaccino Astrazeneca). La vaccinazione inizierà a partire dai prossimi giorni, non appena si avrà sufficiente disponibilità di vaccini''.