La presidente Dragana Kojic Maltecca si esprime in merito ai controlli di una settimana fa a Brogeda. Verrà presentata una querela
L'Associazione no profit ‘Salvami’ non ci sta a finire nella lista nera dei trafficanti di animali. Nessuno nega, per prima Dragana Kojic Maltecca la presidente della Onlus, che esiste chi lucra su cani e gatti e agisce in modo illegale. «Ma non noi», rivendica con forza. Quanto accaduto circa una settimana fa a cavallo del confine, a Brogeda, lamenta, «ha gettato una macchia sul nostro operato». Una macchia che intendono cancellare: «Noi siamo rimasti in piedi, comunque. Non solo, depositeremo querela penale e civile a seguito di quanto accaduto e detto», annuncia la presidente. La vicenda, insomma, non sembra essere destinata a finire qui.
L’Associazione, nata nel 2019, si concentra sulla tutela degli animali, aiutandoli a trovare una casa. Obiettivo perseguito operando sul versante italiano e quello svizzero, dove si trovano famiglie adatte all’adozione; e tutto ciò su base volontaria, tiene a ribadire la responsabile. Il blitz della polizia ha, quindi, lasciato di stucco tanto i volontari che le persone arrivate alla frontiera per prendere in adozione uno dei 23 cani abbandonati in Calabria, una regione italiana che soffre del fenomeno del randagismo. «Ci siamo ritrovati confrontati con una ventina di agenti, che ci hanno trattenuto fino a sera. Intanto, noi ci chiedevamo per quale motivo sollevare tutto quel polverone. Abbiamo dovuto attendere ore prima di sapere di cosa eravamo accusati», spiega Dragana Kojic Maltecca. Un trattamento ritenuto ingiusto. «I controlli sono legittimi, ma noi avevamo tutte le carte in regola per sdoganare gli animali (procedura avvenuta regolarmente, i documenti erano in ordine), compreso il cane del nostro segretario – conferma la presidente –. Tengo a dire poi che non vendiamo gli animali: gli adottanti versano solo un contributo per le spese vive sostenute per le varie pratiche necessarie». Precisazioni dovute ma che intendono anche fermare l'onda lunga dei commenti sui social. «Ci hanno rovesciato addosso di tutto, tanto che alcune persone che hanno adottato un cane o un gatto da noi si sono sentite in dovere di reagire».