All'ordine del giorno del consiglio regionale lombardo anche un punto per il rilancio, a favore di turismo, lavoro e territorio, della tratta
Il consiglio regionale lombardo ha approvato nei giorni scorsi un ordine del giorno, presentato dal consigliere comasco del Pd Angelo Orsenigo “per il rilancio della linea ferroviaria della Valmorea a favore di turismo, lavoro e territorio”. Si torna dunque a parlare del treno nella valle del Lanza, non solo come un servizio turistico ma anche come trasporto a idrogeno (ipotesi forse avveniristica, ma non troppo visto che in Valmaconica, nel bresciano, nel 2023 viaggeranno i primi treni a idrogeno) per i pendolari del confine fra Varese, Como e Canton Ticino, da Mendrisio a Castellanza.
L'ordine del giorno di Orsenigo prende lo spunto dalle conclusioni di un incontro che nello scorso ottobre si era tenuto Malnate, alla presenza di 19 sindaci dei paesi attraversati dalla linea, da Bizzarone a Castellanza, e di alcuni consiglieri regionali, incominciando dal varesino Pd Samuele Astuti (docente all'università Liuc Cattaneo di Castellanza che nel corso degli ultimi anni ha elaborato uno studio sul recupero della Valmorea). L'atto approvato nei giorni scorsi non accenna a costi, tempi e modi per rilanciare la ferrovia della Valmorea. C'è però da ricordare che nel 2018 Regione Lombardia per la messa in sicurezza e la riattivazione della linea della Valmorea aveva stanziato un milione di euro. Ancora, però, dalle parole non si è passati ai fatti. Fra i lavori che erano stati previsti c’era un passaggio a livello a Valmorea, il ripristino della tratta tra Cantello e Cagno e la sistemazione in più punti delle traversine. A Stabio era previsto l’interscambio con la nuova linea ferroviaria transfrontaliera Arcisate-Stabio.
La speranza è che il rinnovato impegno di Regione Lombardia non finisca nel nulla. Inaugurata nel 1926 e dismessa nel 1928, la linea collegava Castellanza a Mendrisio, attraverso la valle del Lanza, tra Valmorea, Rodero e Bizzarone, per entrare in Ticino attraverso il cancello doganale di Santa Margherita di Stabio. Nel 2013 sulla spinta del Club ticinese del San Gottardo e di associazioni comasche era stato proposto il recupero della linea su sedime di proprietà delle Ferrovie Nord Milano. Dal 1995 al 2014 ha viaggiato per fini turistici un convoglio speciale con composizione formata da una locomotiva a vapore E3/3 delle Ferrovie federali svizzere, tre carrozze passeggeri della Gotthardbahn, anch’esse d’epoca e un carro merci chiuso Ke. Nel 2014 le corse turistiche da Mendrisio a Malnate erano state sospese in quanto interferivano con i lavori della Arcisate-Stabio.