Tempi lunghi per i lavori (iniziati negli scorsi giorni) per il ripristino viario dopo i danni dovuti al maltempo di fine agosto
Tempi lunghi per la riapertura della strada che dall’abitato di Biegno, in Veddasca, conduce in Svizzera, al valico ticinese di Indemini (l'alternativa è il valico di Zenna): a causa dei danni causati dall'alluvione di fine agosto rischia di non riaprire prima di Natale. La previsione è del comune di Maccagno con Pino e Veddasca, fra i più colpiti dall'eccezionale maltempo del 29 e 30 agosto. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori del primo lotto per la messa in sicurezza del versante di Biegno, che il località Cadero ha visto il cedimento del muro di contenimento, di recinzione di una villetta proprio sulla strada provinciale 5. Parte del materiale ha interessato anche la sottostante strada e un’altra casa. Entrambe le abitazioni sono state evacuate e continuano a esserlo. La provinciale 5 è chiusa a seguito di una ordinanza della provincia di Varese. Anche da questo provvedimento il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca Fabio Passera, il comune dell'alto varesotto più colpito dal maltempo, ha firmato l'ordinanza di sgombero delle due abitazioni. Il pericolo di nuovi crolli, che sarà superato solo dopo i lavori di messa in sicurezza, verrà revocata l'ordinanza.
Continuano i lavori anche a Zenna per potenziare il pozzo piezometrico e garantire un adeguato approvvigionamento idrico dell'intero del Municipio di Pino, che a seguito della frana, ha visto gravemente compromesso le sorgenti di Bu-sen. A distanza di due settimane dell'alluvione di fino agosto in comune continuano ad arrivare segnalazioni di smottamenti, interruzioni e tratti di sentieri inghiottiti o scivolati a valle. Zone periferiche, ma non meno importanti. L'impegno del comune è quello di fare un inventario di quanto accaduto.