La riscossione delle contravvenzioni è stata affidata a una società specializzata nel recupero crediti. C'è da recuperare quasi un milione di euro
Un nuovo capitolo nella guerra ai furbetti stranieri, l'ottanta per cento svizzeri (per la maggioranza ticinesi), che continuano a non pagare le multe a Como. Contravvenzioni che ammontano a quasi un milione di euro per il periodo compreso fra il 1° ottobre 2019 e il 30 giugno di quest'anno. Palazzo Cernezzi ha comunicato che la società fiorentina, specializzata nel recupero crediti internazionali, "ha identificato gli intestatari delle targhe straniere ai quali notificare i verbali di accertamento di violazioni al codice della strada in numero superiore rispetto al valore storico sulla base del quale era stata calcolata la prestazione necessaria". La società fiorentina, con la collaborazione delle autorità svizzere, tedesche, francesi e olandesi, ha notificato quasi 10mila verbali, per la precisione 9'467 a fronte dei previsti 8'113. Insomma, 1'354 verbali in più. Poco meno di 60mila euro il compenso riconosciuto alla società fiorentina che incassa 5,90 euro per ogni verbale spedito. Il costo di spedizione è di 9,5 euro a lettera. A questo sorge un interrogativo obbligatorio: riuscirà il Comune di Como ha incassare le multe non pagate dai furbetti stranieri? Palazzo Cernezzi lo spera, ma dimostra anche di crederci poco. Come scritto nelle carte comunali: "le multe date ai residenti all'estero, sono crediti di dubbia e difficile esazione".