Attiva nel settore bancario, operava senza l'autorizzazione della Banca d'Italia. Il valore dell'immobile è stimato a 2,7 milioni di euro
Un prestigioso appartamento all'interno della città murata di Como del valore di 2,7 milioni di euro è stato sequestrato nelle ultime ore nell'ambito di una operazione della Guardia di finanza al centro della quale c'è una società di Lugano, che opera nel settore bancario senza la necessaria autorizzazione della Banca d'Italia. La società è accusata di aver svolto una attività abusiva nella raccolta premi: in pochi anni avrebbe emesso in tutta Italia non meno di 3.900 fideiussoni, anche a enti pubblici, con una raccolta premi di circa 8 milioni e 700 mila euro.
È il risultato degli accertamenti svolti dai militari del Nucleo di Polizia Economico finanziaria di Como. Una parte delle somme sono state riversate sui conti correnti della moglie dell’amministratore di fatto della società la quale – denunciata a sua volta per il reato di riciclaggio – ha utilizzato questi fondi per l’acquisto dell’immobile sequestrato. Soldi che in parte la donna avrebbe utilizzato per l’acquisto dell’immobile. Il sequestro che è stato disposto dal gip Laura De Gregorio, in seguito alle perquisizioni effettuate a febbraio a Como e a Roma, nei confronti degli indagati.