Condannato un 56enne residente da anni a Capolago che inviava selfie minatori a un 60enne di Como
Due anni e mezzo di carcere. È la pena patteggiata in sede di udienza preliminare da un 56enne piemontese, residente da molti anni a Capolago, arrestato lo scorso 19 dicembre a Ponte Chiasso per tentata estorsione ai danni di un 60enne comasco, residente a Como Sole, agente di commercio attivo nel settore immobiliare (con precedenti per truffa).
Il 56enne è stato condannato in quanto aveva preso l’abitudine di spedire al 60enne, via whatsapp, selfie di se stesso armato di pistola e con la scritta ‘Ammazzo tua sorella con un colpo di pistola’. Minaccia accompagnata dalla richiesta di 30mila euro per non passare dalle parole ai fatti. Alla consegna dei soldi a Ponte Chiasso c'erano anche i carabinieri in borghese, che arrestarono l'uomo residente in riva al Ceresio (al Bassone per un mese, poi agli arresti domiciliari, revocati dopo la condanna).
La vicenda per la quale si è giunti alla condanna dell'estorsore è legata a un investimento immobiliare di ben tre milioni di euro. Investimento non andato a buon fine e che al 56enne di Capolago avrebbe fruttato 300mila euro (a fronte dei diecimila investiti). Ai carabinieri il comasco aveva raccontato di essere stato costretto, nei mesi precedenti all'arresto dell'estorsore, a pagare 270mila euro. Su quest'ultimo aspetto della vicenda sono ancora in corso accertamenti da parte della Procura di Como.