Resi noti i risultati delle analisi condotte dalla Goletta di Legambiente. E alla foce del Cosia (che resta inquinata) riemerge una spiaggetta
Sarebbe quasi un lago da... bere il ramo di Como del Lario, se non fosse per la foce del Cosia, che dalle parti del Tempio Voltiano continua a essere inquinato a causa degli scarichi urbani. Il punto è che, complice il livello del lago basso, è emersa una spiaggia, presa d'assalto dai bagnanti pronti a tuffarsi nonostante i divieti.
Lo stato di salute del lago di Como, in ogni caso, è migliorato rispetto allo scorso anno, come testimonia il monitoraggio di Legambiente. Anche quest'anno, e con tutti i limiti imposti dal Covid-19, l’esperienza della Goletta dei Laghi ha permesso di verificare la qualità delle acque e delle sponde (soprattutto nei punti più critici) alla foce dei fiumi e dei torrenti, spesso 'veicoli' per gli scarichi dei depuratori situati a monte. Quattro i punti controllati, compreso quello di Como.
''Le elevate concentrazioni di inquinanti di origine fognaria rilevate dai nostri test - come spiega Enzo Tiso del Circolo Legambiente di Como ai media lariani - non rappresentano sicuramente un fenomeno occasionale, considerate le frequenti segnalazioni di schiume, colorazioni anomale o rifiuti. Recentemente nel primo bacino sono state segnalate morie di pesci, facendo ipotizzare un inquinamento anche di natura chimica. Le fognature della città di Como, notoriamente soggette a guasti e rotture, sono ancora a gestione comunale. Ci auguriamo che si giunga presto a una gestione unica del sistema fognario cittadino e del depuratore, ancora in carico a Como Depur, per mettere a punto una seria e tempestiva azione di risanamento e ammodernamento degli impianti, per migliorare la qualità delle acque di questa importante e frequentatissima porzione di lago''.