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Tempo di tuffi: migliorano le acque del lago di Como

Resi noti i risultati delle analisi condotte dalla Goletta di Legambiente. E alla foce del Cosia (che resta inquinata) riemerge una spiaggetta

(Ti-Press)
17 luglio 2020
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Sarebbe quasi un lago da... bere il ramo di Como del Lario, se non fosse per la foce del Cosia, che dalle parti del Tempio Voltiano continua a essere inquinato a causa degli scarichi urbani. Il punto è che, complice il livello del lago basso, è emersa una spiaggia, presa d'assalto dai bagnanti pronti a tuffarsi nonostante i divieti.

Lo stato di salute del lago di Como, in ogni caso, è migliorato rispetto allo scorso anno, come testimonia il monitoraggio di Legambiente. Anche quest'anno, e con tutti i limiti imposti dal Covid-19, l’esperienza della Goletta dei Laghi ha permesso di verificare la qualità delle acque e delle sponde (soprattutto nei punti più critici) alla foce dei fiumi e dei torrenti, spesso 'veicoli' per gli scarichi dei depuratori situati a monte. Quattro i punti controllati, compreso quello di Como.

''Le elevate concentrazioni di inquinanti di origine fognaria rilevate dai nostri test - come spiega Enzo Tiso del Circolo Legambiente di Como ai media lariani - non rappresentano sicuramente un fenomeno occasionale, considerate le frequenti segnalazioni di schiume, colorazioni anomale o rifiuti. Recentemente nel primo bacino sono state segnalate morie di pesci, facendo ipotizzare un inquinamento anche di natura chimica. Le fognature della città di Como, notoriamente soggette a guasti e rotture, sono ancora a gestione comunale. Ci auguriamo che si giunga presto a una gestione unica del sistema fognario cittadino e del depuratore, ancora in carico a Como Depur, per mettere a punto una seria e tempestiva azione di risanamento e ammodernamento degli impianti, per migliorare la qualità delle acque di questa importante e frequentatissima porzione di lago''.