Sarebbe un terzetto l'autore del colpo al distributore di via Breggia. L'accusa è mossa dal magistrato lariano
C'è anche la rapina del 27 febbraio scorso a un distributore di benzina di Vacallo fra gli assalti banditeschi che il pubblico ministero Mariano Fadda, sostituto della Procura di Como, contesta a una banda di rapinatori. Tre presunti autori l'aprile scorso sono finiti in carcere dopo essere stati arrestati dai carabinieri del capoluogo. Si è invece reso irreperibile un 25enne georgiano, residente a Ponte Chiasso.
Oltre alle rapine ai danni di una gioielleria in centro Como e di un distributore di benzina sempre nel capoluogo lariano, il terzetto avrebbe messo a segno altri tre assalti: a due supermercati, uno a Beregazzo con Figliaro e un altro a Prestino, quartiere del capoluogo, e alla stazione di servizio di via Breggia a Vacallo, a due passi dalla frontiera. Insomma, i due colpi che hanno portato in carcere la presunta banda non sarebbero gli unici commessi dai tre uomini rinchiusi al Bassone e da un quarto, ricercato. Le indagini dei carabinieri di Como, coordinati da Fadda, nelle ultime ore hanno portato alla contestazione di almeno altri tre assalti. E il conto non sembra essere definitivo.
La modalità di azione dei banditi era sempre la stessa. Passamontagna in testa, coltello da sub in pugno per minacciare chiunque si fosse trovato sulla loro strada, il colpo e poi la fuga a piedi fino a raggiungere l’auto del complice, una Dacia Sandero. La vettura è risultata di proprietà della moglie di uno degli arrestati. Le ultime tre rapine sono state messe a segno tra il 10 gennaio e il 27 febbraio scorsi. In tutto oltreconfine le rapine avrebbero fruttato una ventina di migliaia di euro. Quanto siano riusciti ad arraffare a Vacallo, invece, non è noto.