Un giovane inseguito dall'Antidroga ha messo a rischio automobilisti e pedoni nel Comasco. Fermato, è stato anche denunciato per il reato di resistenza
Ha seminato il panico in auto tra Montano Lucino e Beregazzo (Como), commettendo una serie di manovre vietate e rischiando di investire persone sulle strisce pedonali per sfuggire alla Polizia. Per lui una multa salata e la decurtazione di 120 punti della patente.
È accaduto quando agenti in borghese della Squadra Mobile di Como, durante un servizio antidroga, hanno deciso di controllare una Peugeot 208 GT. La vettura è stata seguita a distanza ma l'uomo alla guida ha cominciato a eseguire una serie di sorpassi azzardati a velocità sostenuta, mettendo a rischio altri automobilisti e alcune persone che stavano attraversando sulle strisce pedonali. Gli agenti in prossimità di un semaforo rosso hanno acceso la sirena e intimato l'alt, ma il conducente ha 'bruciato' il semaforo scomparendo alla vista.
È stato avvistato una decina di minuti dopo a Beregazzo e i controlli hanno evidenziato che l'auto era intestata a una donna di Varese. Questa, contattata dai poliziotti, ha spiegato che la vettura era in uso al figlio, ventunenne già segnalato come consumatore di droga. Alla donna, obbligata in solido con il figlio, sono stati notificati i verbali delle violazioni commesse per un ammontare di 1060 euro, se pagati entro cinque giorni; in più, al giovane sono state contestate infrazioni tali da giustificare una decurtazione di 120 punti dalla patente di guida (che però può contarne al massimo trenta). E' infine stato denunciato per reato di resistenza.