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Rissa alla mensa dei poveri a Como: espulso un uomo

In meno di un anno sono stati chiusi 30 centri di accoglienza per migranti nella provincia, ha spiegato il sottosegretario dell'Interno Nicola Molteni

15 agosto 2019
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"Oggi uno dei quattro immigrati che ha causato la rissa alla mensa dei poveri Don Guanella a Como sarà espulso dal territorio nazionale. Oggi stesso sarà accompagnato al Centro Permanente rimpatri Cpr di Roma e successivamente rimpatriato grazie al lavoro delle forze di polizia e ai decreti sicurezza di Matteo Salvini. In meno di un anno sono stati chiusi circa 30 centri di accoglienza per immigrati in provincia di Como: a Como, Cantù, Mariano, Orsenigo, Lomazzo, Cermenate, Fino Mornasco, Olgiate Comasco, Tremezzina, Maslianico, Grandate, Inverigo e Pontelambro".

È quanto ha affermato ieri Nicola Molteni, sottosegretario all'Interno, in relazione alla rissa che si è verificata lunedì sera alla mensa Don Guanella a Como e per la quale sono state arrestate quattro persone, due pakistani e due somali, uno sottoposto alla misura della protezione sussidiaria, l'altro richiedente asilo.

Richiedenti l'asilo in calo. Molteni: 'Abbiamo invertito il trend e sono orgoglioso'

"Meno disagi a cittadini, sindaci e amministratori locali. I dati ufficiali - afferma Molteni - certificano un drastico calo dei richiedenti asilo sul territorio comasco. Oltre 800 richiedenti asilo in accoglienza in meno rispetto al 2016 e oltre 400 in meno rispetto al 2018. Dai 1911 immigrati del 2016 ai 1158 del 2019. Il che vuol dire tante risorse pubbliche risparmiate e investite in sicurezza e ordine pubblico. La sinistra apriva centri di accoglienza scaricandoli sui territori e sui sindaci, noi li chiudiamo passando dalle parole ai fatti! Sono inoltre drasticamente crollate le riammissioni dalla Svizzera grazie alla riduzione dell'80% degli sbarchi e al coraggio e alla determinazione di Matteo Salvini! Sono orgoglioso del lavoro fatto. Abbiamo invertito il trend rispetto ai governi di sinistra bloccando l'immigrazione e aumentando i controlli di sicurezza sul territorio comasco!".