Vertice lunedì scorso a Santa Maria Maggiore; si discute ma i lavori di messa in sicurezza ancora attendono. Sindaci delusi. Appaltati i primi interventi
«Da Anas qualcosa si muove, ma le risposte sono ancora lontane dall’essere soddisfacenti» Così il primo cittadino di Santa Maria Maggiore, all’indomani dell’incontro con Anas, prefetto, parlamentari locali e sindaci, sulla 337. Incontro che si è tenuto lunedì a Santa Maria Maggiore. Vale ricordare che nel lontano 2014 il ministro Lupi aveva stanziato 40 milioni per la messa in sicurezza dell’arteria che porta dalla valle Vigezzo al Canton Ticino, passando per il valico di Ponte Ribellasca. Da allora è stato realizzato solo uno studio di fattibilità, concluso nel marzo del 2018. «Dopo oltre un anno il mese scorso lungo la strada abbiamo visto i primi tecnici fare i rilievi. La situazione è insostenibile, pertanto alla fine di settembre ci sarà un altro incontro con l’ingegnere Dino Vurro, di Anas, responsabile della progettazione». Nel frattempo qualcosa si muove. L’ingegner Angelo Gemelli di Anas ha fornito qualche timido segnale di ottimismo. «Quantomeno l’appalto della sistemazione dei versanti è concluso - dice Cottini - e aspettiamo l’assegnazione dei lavori auspicabilmente entro settembre, con inizio dei lavori, per cui sono stati stanziati 10 milioni, in primavera. Ma non basta. La richiesta emersa dall’incontro è quella di avere date certe, una road map degli interventi ben chiara e definita e un tavolo permanente tra amministrazioni locali, rappresentanti politici e Anas, per la messa in sicurezza di tutta l’arteria. Inoltre l’onorevole Alberto Gusmeroli si è fatto promotore di un incontro con l’amministratore delegato di Anas per sollecitare lo sblocco del progetto della variante».