Il progetto transfrontaliero – che durerà 3 anni – serve per monitorare la qualità delle acque dei laghi Ceresio, Maggiore e Lario
La qualità delle acque del Lago di Lugano, del Lago Maggiore e del Lago di Como, sono sotto osservazione grazie ad un progetto transfrontaliero della durata di 36 mesi che è partito recentemente. Si chiama 'Simile – Sistema informativo per il monitoraggio integrato dei laghi insubrici e dei loro ecosistemi' ed è finanziato nell’ambito del programma Interreg Italia Svizzera 2014–2020.
I partner sono il Politecnico di Milano – Polo di Lecco, SUPSI - Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Fondazione Politecnico di Milano, Regione Lombardia (Direzione generale ambiente e clima), Consiglio nazionale delle ricerche/Istituto di Ricerca sulle Acque e Cantone Ticino.
Tutti questi enti si sono ritrovati nei giorni scorsi al Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano per condividere le strategie che si stanno adottando per la salvaguardia dei tre grandi laghi sub-alpini. 'Simile' ha come obiettivo l'adozione di un sistema informativo avanzato che, grazie ai progressi della geoinformatica, integrerà gli attuali strumenti di monitoraggio già utilizzati dalle agenzie regionali per la protezione ambientale. È previsto l’uso di dati dei satelliti dell’Unione europea.
Il progetto consente di innovare le metodologie di monitoraggio aprendo nuove frontiere di ricerca volte ad una migliore comprensione degli ecosistemi lacustri Insubrici, ha fatto presente Massimiliano Cannata, della Supsi. Saranno elaborati anche dati provenienti da sensori innovativi ad alta frequenza, installati su boe e piattaforme equipaggiate con sensori che permetteranno le misurazioni in tempo reale e in punti diversi. Il progetto 'Simile' è partito nel febbraio 2019 e terminerà nel 2021.