Controlli radar appena fuori dalla dogana di Brogeda pizzicano a febbraio 78 'piloti' oltre il limite di 80 chilometri orari, la metà aveva targhe svizzere
Non sorprende il fatto che erano ticinesi la metà degli automobilisti multati lo scorso mese di febbraio perchè avevano pigiato sull'acceleratore della loro autovettura per viaggiare ben oltre gli ottanta chilometri orari, limite previsto nel tratto autostradale della A9 tra il casello di Grandate e Monteolimpino ad un paio di chilometri dalla dogana di Brogeda, dove spesso si verificano incidenti dovuti all'eccessiva velocità.
Innanzitutto, sono in gran numero gli automobilisti svizzeri che percorrono la A9 Milano-Como-Chiasso. La percentuale è pari a quella dei multati: uno su due. O meglio 38 su 78. Due automobilisti ticinesi sono stati pizzicati dall'autovelox volanti mentre viaggiavano a 164 e a 160, il doppio del limite consentito di 80 chilometri orari. Una dozzina coloro che viaggiavano ben oltre i 100 chilometri, anche se la presenza di gallerie ed anche curve dovrebbe indurre alla prudenza.
Tutta gente che si è vista ritirare la patente e che dovrà pagare multe comprese fra i 400 e gli 800 euro. Ciò che sorprende è il fatto che la presenza di autovelox di ultima generazione in grado di accertare la copertura dell'assicurazione (in Italia si stima che il 10% delle autovetture non è assicurata), l'eventuale mancata revisione e l'eventuale furto. Anche su questo versante la Polstrada di Como ha accertato violazione. Gli incartamenti riferiti ai due automobilisti che avevano scambiato la A9 come la pista di Monza sono stati spediti al Centro di Camorino. Ciò significa che ci saranno guai anche in Ticino