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Campione, Comitato civico scrive a Mattarella

"Quanto prima provvedimenti per salvaguardare la sussistenza e l'economia di un intero territorio e dei suoi abitanti'

5 febbraio 2019
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Con una lunga lettera inviata a Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, a Giuseppe Conte, premier italiano e ai suoi due vice Matteo Salvini e Lugi Di Maio, il "Comitato Civico di Campione d'Italia" chiede che siano "adottati quanto prima provvedimenti e indirizzi atti a salvaguardare la sussistenza e l'economia di un intero territorio e dei suoi abitanti".

Nella lettera la sintesi in cui si trova l'enclave a seguito del fatto che gli ex lavoratori del Casinò e i comunali non ricevono lo stipendio e ciò "ha generato e genera una situazione generale di crescente di pregiudizio sociale e di assoluta precarietà, con risvolti ed effetti di valenza internazionale". Da qui la sottolineature del mancato pagamento da parte del Comune dei servizi (collegamenti per trasporti locali, servizio raccolta e smaltimento rifiuti urbani, raccolta e smaltimento acque nero, fornitura gasolio per riscaldamento).

Il "Comitato Civico di Campione d'Italia" rileva che il contributo statale di 4,995 milioni di euro è stato trattenuto dalla Banca Popolare di Sondrio per il rimborso degli anticipi di tesoreria, "senza quindi consentire di poter corrispondere somme per gli stipendi arretrati dei dipendenti comunali".  Ciò, per il "Comitato Civico di Campione d'Italia", evidenzia "l'assoluta e paradossale incongruenza della destinazione dei fondi, che non consente al Comune di poter far fronte agli altri debiti, ben più meritevoli di una maggiore tutela e protezione sociali". Il riferimento è ai 91 dipendenti comunali che non ricevono lo stipendio e ai creditori ticinesi che "ad oggi, e di questo dobbiamo darne atto e ringraziarli, stanno continuando a erogare a favore della Comunità di Campione d'Italia servizi di natura essenziale".

Ai destinatari della lettera il Comitato civico chiede che "almeno una buona parte delle somme assegnate e liquidate dallo Stato al Comune possa pervenire nella piena disponibilità del Commissario prefettizio, affinchè l'Ente sia messo nella condizione di pagare sollecitamente una parte dei debiti più meritevoli di protezione (ci riferiamo a quelli verso i dipendenti comunali e verso il Canton Ticino per i servizi essenziali sino ad oggi garantiti)".