Toccati anche i trasporti pubblici su gomma e rotaia oltre agli aeroporti di Milano e Bologna. Non dovrebbero esserci problemi per i bus su Como e Varese
Sono previsti grossi disagi da questa sera, giovedì, alle 21 alla stessa ora di domani a seguito di uno sciopero generale e nazionale di tutte le categorie di lavoratori proclamato da tutte le sigle sindacali autonome. Stando alle previsioni i settori che dovrebbero risultare maggiormente penalizzati sarebbero quelli dei trasporti e della sanità. L'astensione dal lavoro riguarderà sia i mezzi di trasporto nazionali che quelli del trasporto pubblico locale (i comparti che causano più disagi).
Per il trasporto ferroviario lo sciopero inizierà alle 21 di oggi per terminare 24 ore dopo. Interessati i dipendenti di Trenitalia, Italo e Trenord. A rischio, quindi, i collegamenti a lunga percorrenza e quelli internazionali. Con Trenord il rischio è di uno stop del traffico ferroviario in Lombardia. Per il trasporto aereo lo sciopero inizierà a mezzanotte di venerdì e terminerà alle 23.59 del giorno stesso, ma coinvolgerà solo il personale degli aeroporti di Milano (Malpensa e Linate) e Bologna. Anche lo sciopero del trasporto pubblico locale durerà 24 ore, secondo modalità territoriali: ad aderire sia ATAC che ATM, ovvero le due aziende di trasporto locale rispettivamente di Roma e di Milano.
Anche il trasporto lacuale su Verbano e Lario potrebbe risentirne. Non dovrebbero, invece, esserci problemi per il trasporto pubblico locale dei bus di Como e Varese. Sui siti di Trenord e Trenitalia la raccomandazione è a informarsi prima di mettersi in viaggio. Sono previste delle fasce di garanzia: domani mattina dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Lo sciopero generale, al quale non hanno aderito le Confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil, è stato indetto per protestare, tra l'altro, contro le misure governative, il peggioramento delle condizioni lavorative, la riduzione del sistema di protezione sociale e la piena fruizione dei diritti sociali e sanitari, per l'Istruzione pubblica e per sollecitare investimenti pubblici per ambiente e lavoro.