Confine

Don Giusto replica allo striscione di Forza Nuova

Il parroco di Rebbio famoso per l'aiuto ai migranti ha risposto con ironia a Forza Nuova che lo invitava ad occuparsi solo di chiesa

Don Giusto (Ti-Press)
26 settembre 2018
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''Il vostro scritto mi ha dato nuova forza''. Don Giusto Della Valle, ex missionario in Africa e parroco di Rebbio, risponde così ai militanti di Forza Nuova che l'altra notte hanno steso una striscione con scritto ''Don inGiusto si occupi di chiesa non di politica''. Il gruppo di estrema destra non ha infatti gradito la presa di posizione del sacerdote dopo la decisione della Lega di chiudere il campo governativo di Como.

Don Giusto – che nel corso degli anni ha ospitato nel proprio oratorio oltre 2mila giovani migranti, grazie anche alla solidarietà di associazioni ticinesi e d'oltre Gottardo – gioca con le parole nella risposta a Forza Nuova espressa in una inviata al Settimanale della Diocesi. Ecco alcuni passaggi: ''Cari signori di Forza nuova, perlomeno così vi siete designati. Mi sarebbe piaciuto che foste venuti a parlare a casa mia con tutta calma, in pieno giorno, anziché affiggere nottetempo un vostro cartello sulla recinzione dell’oratorio di Rebbio. Comunque, il vostro scritto notturno mi ha dato una nuova forza in due direzioni: innanzitutto lottare contro il male che c’è in me, mi avete chiamato “ingiusto” e ne sono cosciente''.

Continua il sacerdote che ha lasciato la sua camera ad alcune giovane donne stuprate in Libia e che nei giorni scorsi sono diventate mamme: ''In secondo luogo mi sento onorato se voi avete identificato in me una persona della Chiesa di Como che fa politica; vi ringrazio. La Chiesa fa politica, ha a cuore la “polis” ed i più fragili della polis. Il Regno di Dio, il cui annuncio è al cuore della vita del nostro fondatore, è Regno di Pace e di Giustizia e beati sono coloro che iniziano a costruirlo su questa terra. Grazie per avermi ricordato e confermato in questi due obiettivi su cui continuo a lavorare insieme a tantissime persone di Como''.

Anche monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como, ha espresso vicinanza a don Giusto e alla comunità di Rebbio: ''Ho appreso con rammarico e con un certo stupore la notizia del gesto dimostrativo rivolto a don Giusto e alla comunità di Rebbio. A loro voglio dire: il Vescovo vi è vicino. Come padre e pastore ritengo giusto richiamare a tutti la necessità di recuperare toni sereni e pacati nel dibattito e nel confronto fra idee differenti. La Chiesa, in verità non per scelta politica, ma esclusivamente pastorale, nella sua missione a vantaggio di tutti, soprattutto di chi è emarginato e solo, deve poter venire incontro a tutte le fragilità, ascoltarle e guidare il popolo di Dio a tradurre il Vangelo mediante scelte coerenti, in parole e opere''.