Risparmio previdenziale e inflazione: quali strumenti ci sono a disposizione per mitigare gli effetti del carovita sul proprio capitale pensionistico? Ne abbiamo parlato con Filippo Dotti, Vicedirettore e responsabile BancaStato della clientela individuale di Lugano. “Nonostante sia tornata sotto i livelli di guardia sia in Svizzera sia in generale all’estero, l’inflazione resta un fattore capace nel medio e lungo termine di erodere parte dei propri risparmi: ciò vale per il risparmio tradizionale così come per quello previdenziale, che appunto contempla orizzonti temporali molto lunghi”. Parlando di pensioni, per coloro che ricercano un rendimento atteso più alto del tasso di interesse del conto di terzo pilastro “la soluzione potrebbe essere quella di orientarsi verso fondi di investimento appositamente concepiti per accogliere i capitali previdenziali. In Svizzera – continua l’esperto – esistono appositi strumenti in tal senso che sottostanno alla Legge sugli investimenti collettivi e alle direttive per gli istituti di previdenza (LPP/OPP2)”. Il Gruppo BancaStato, proprio negli scorsi mesi, ha esteso la propria offerta di fondi di investimenti pensati e gestiti in Ticino, arricchendola con fondi previdenziali che integrano anche fattori di sostenibilità “ESG”: “Tali strumenti possono rivelarsi un valido antidoto ai cicli inflazionistici, consentendo di migliorare la propria copertura pensionistica, beneficiando al contempo dei molti vantaggi di una gestione attiva e professionale del proprio investimento e del rispetto di criteri di sostenibilità relativi alle dimensioni ambientali, sociali e di gestione di impresa” conclude Dotti.