Le 300 persone più facoltose possiedono in media 2,3 miliardi di franchi. Per raggiungere un tale patrimonio un ticinese dovrebbe lavorare per 34'454 anni
Ricchi sempre più ricchi in Svizzera: le 300 persone più facoltose residenti nella Confederazione possiedono 702 miliardi di franchi, un dato in crescita di 27 miliardi (+4%) rispetto all'anno precedente. In media ciascuno di loro ha in cassaforte - si fa per dire - 2,3 miliardi, rivela la tradizionale classifica stilata ogni anno da 'Bilanz'. Quest'anno sono entrate come matricole nel club la famiglia Siccardi e il numero uno di Ubs Sergio Ermotti.
La graduatoria è stilata fin dal 1989 dal quindicinale economico e quelli del 2019 sono i valori più alti mai registrati. Nella prima edizione il patrimonio medio era di 660 milioni, nel frattempo è quindi più che triplicato: il fattore di crescita è di 3,5 assai superiore al 2,7 del prodotto interno lordo svizzero nello stesso arco di tempo.
Volendo fare qualche calcolo, per accumulare gli oltre 2 miliardi di sostanza a disposizione dei super-ricchi lo svizzero medio (6'502 franchi mensili) deve lavorare per 29'478 anni, ricordandosi però di non spendere nulla durante questo periodo. Un ticinese (salario di 5'563 franchi) è invece chiamato a sgobbare per 34'454 anni.
La forte crescita constatata quest'anno è dovuta al buon andamento dei mercati finanziari, ricorda 'Bilanz'. Nel 2018 il patrimonio dei 300 era infatti salito "solo" di 1,7 miliardi. Dalla crisi finanziaria la progressione è comunque da capogiro: più 28 miliardi all'anno in media.
In realtà anche fra i Paperoni c'è chi piange: il 10% si trova ad avere meno denaro in cassa che l'anno scorso e circa tre quarti hanno visto la montagna di denaro rimanere stabile. È quindi solo nel 16% rimanente che vi è stata la crescita. Concretamente, ben 18 miliardi dei 27 di progressione 2019 sono andati in tasca ai primi dieci della classifica. Questi dieci controllano insieme 221 miliardi.
In testa alla graduatoria si trovano gli eredi con passaporto svizzero del fondatore di Ikea Ingvar Kamprad, i cui averi sono valuti a 55 miliardi. Al secondo posto figurano le famiglie Oeri e Hoffmann, eredi dell'impero Roche, con 27 miliardi, al terzo (nuovo sul podio) Gérard Wertheimer, grande azionista di Chanel, con 23 miliardi, protagonista di una crescita folgorante: +8 miliardi nel 2018 e +5 miliardi quest'anno.
Per entrare nell'esclusivo club dei 300 bisogna disporre di 100 milioni di franchi. Quest'anno le porte si sono aperte per tredici persone: fra queste anche il presidente della direzione di Ubs Sergio Ermotti, uno dei manager più pagati d'Europa, accreditato per 125 milioni. Ben più consistente è la sostanza della famiglia Siccardi, che nel 2019 ha portato in borsa l'impresa Medacta di Castel San Pietro: Bilanz stima gli averi a 1,75 miliardi e la inserisce al 107esimo rango.
In Ticino la classifica è comunque ancora dominata dalla famiglia Perfetti (31esima in Svizzera) che possiede 5,5 miliardi di franchi: controlla il gruppo italiano Perfetti Van Melle, attivo nel settore dei dolciumi, con marchi conosciuti quali Golia, Morositas, Big Babol, Brooklyn. La famiglia Mantegazza è 72esima, con 2,3 miliardi.