Spettacoli

James Bond è tutto nelle mani di Amazon

La famiglia Broccoli, storica produttrice dei film di 007, ha ceduto il controllo creativo della saga all’azienda di streaming

(keystone)
20 febbraio 2025
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In futuro James Bond sarà completamente diverso da quello che abbiamo conosciuto finora. Chi conosce anche solo a grandi linee la serie di film può trovare l’affermazione bizzarra: il personaggio, da quando fece la sua comparsa nel 1962 in ‘Licenza di uccidere’, si è continuamente adattato ai tempi. Dalla fredda virilità dell’era Sean Connery si è passati, dopo un tentativo con George Lazenby di dare qualche emozione al personaggio, ai toni più leggeri e ironici di Roger Moore, proseguendo poi con il Bond tormentato di Timothy Dalton e quello sofisticato di Pierce Brosnan, arrivando fino alla complessità del personaggio negli ultimi film con Daniel Craig.

Il fatto è che a supervisionare tutti questi film è sempre stata la famiglia Broccoli. Il controllo creativo del personaggio è – o meglio era – infatti nelle mani della Eon Productions, fondata da Albert R. Broccoli e Harry Saltzman ai tempi del primo film di Bond e ora gestita dai due figli di Albert, Barbara Broccoli e Michael Wilson. Nel corso degli anni la Metro-Goldwyn-Mayer entrò in possesso di parte dei diritti, senza tuttavia alcun potere decisionale su cosa produrre o quale attore avrebbe interpretato Bond. Questa era la situazione quando Amazon acquistò la MGM nel 2021, ma come rivelato lo scorso dicembre dal ‘Wall Street Journal’ tra Amazon e Barbara Broccoli si sono create forti tensioni che di fatto avevano bloccato tutti i progetti futuri.

Due visioni

Non si tratta di semplici divergenze artistiche, ma della contrapposizione tra quella che con un po’ di nostalgia potremmo definire “vecchia Hollywood” – con i suoi film pensati innanzitutto per il cinema e, pur senza arrivare al coraggio delle produzioni indipendenti, anche disposta a correre qualche rischio, pensiamo alla scelta di un attore poco conosciuto come nel 2006 era Daniel Craig –, e i nuovi operatori dell’entertainment che privilegiano algoritmi e abbonamenti ai servizi in streaming. Per Barbara Broccoli quelli di Amazon erano dei “maledetti idioti” e, stando alle persone sentite dal ‘Wall Street Journal’, era determinata a non cedere. È notizia di oggi che invece ha ceduto: Amazon MGM Studios e la famiglia Broccoli hanno formato una joint venture per gestire i diritti di proprietà intellettuale di James Bond, ma questa volta il controllo creativo del personaggio sarà nelle mani di Amazon, mentre Barbara Broccoli e Michael Wilson “si concentreranno su altri progetti”. I dettagli economici dell’accordo non sono noti.

I possibili futuri di Bond

Per ora, tutto quello che sappiamo sul futuro di Bond è una dichiarazione di circostanza di Mike Hopkins, responsabile di Prime Video e Amazon MGM Studios: “Siamo onorati di portare avanti questa preziosa eredità e non vediamo l'ora di inaugurare la prossima fase del leggendario 007 per il pubblico di tutto il mondo”. È comunque quasi certo che partiranno diversi progetti non cinematografici intorno a Bond: uno dei temi di scontro era infatti lo sviluppo di una sorta di “universo cinematico” analogo a quello che Disney ha costruito con i supereroi Marvel e i personaggi di Star Wars, con un numero crescente – e di qualità variabile – di produzioni destinate allo streaming e incentrate non solo sul protagonista, ma anche su altri personaggi, i cosiddetti ‘spin-off’. Insomma, serie tv su Miss Moneypenny o sull’agente della Cia Felix Leiter, ma non solo: il franchise verrebbe infatti sfruttato anche con altri prodotti, come videogiochi e parchi a tema.

Diverso il discorso per il volto del prossimo James Bond. Secondo indiscrezioni, Amazon avrebbe voluto che a interpretare il personaggio fosse una donna, incontrando la ferma opposizione di Barbara Broccoli, disposta comunque ad accettare un Bond omosessuale o non bianco. Tuttavia la crescente opposizione verso simili scelte, dispregiativamente etichettate come ‘woke’, mal si coniuga con le priorità algoritmiche di chi deve vendere abbonamenti al proprio servizio di streaming e vendita di padelle online.