Spettacoli

Autunno/inverno, il Teatro al San Materno

Da ottobre a dicembre, programmazione affidata a Stefania Mariani, tramite dei linguaggi della scena contemporanea, anche quelli di bimbi e ragazzi

Dal 5 ottobre al 15 dicembre
18 settembre 2024
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Ufficializzato il passaggio di sindaci, dal Pissoglio della rinascita al Gilardi continuatore, ufficializzato pure il nuovo capodicastero Cultura “in rodaggio” (cit. Stefano Steiger, lui medesimo), Tiziana Arnaboldi può introdurre la stagione autunno/inverno del San Materno di cui è direttrice artistica, richiamando la storia dei sedici anni ‘sul podio’, per dirla con la Classica. “Avete sbagliato persona”, disse a Pissoglio che volle affidarle la struttura e quanto in essa sarebbe accaduto, lei “anarchica, selvaggia”, accompagnata da Domenico Lucchini prima (“Ho visto, ho imparato, non si diventa direttrice artistica da un momento all’altro”) e poi in solitaria. E ancora, sedici anni dopo: “Io non credo agli spiriti, ma in questo luogo si entra in una dimensione spirituale”, anche solo per Charlotte Bara, la danzatrice per la quale questo luogo fu costruito. La danza, propria anche di Arnaboldi, qui convive – a suo modo regina – con altre arti, scopo di una visione complessiva che le vede “in dialogo”, come piace tanto dirsi anche nei teatri, oltre che nei musei.

Nuovi punti di vista

“Il teatro sta bene, finanziariamente e per affluenza di spettatori”, dice ancora Arnaboldi, riportando l’attenzione che arriva anche da fuori dei confini, per gli artisti stranieri ospitati, a conferma di quanto voluto da Bara, ovvero che questo luogo potesse restare “sempre internazionale”. Se la programmazione ha visto la direttrice artistica affiancata da diversi nomi della cultura locale – Riccardo Blumer, Fabio Pusterla, Fabio Merlini, tra gli altri –, la programmazione autunnale è, per volere di Arnaboldi, interamente nelle mani di Stefania Mariani, attrice e narratrice, insegnante di teatro, presente ‘in incognito’ alla conferenza della stagione precedente come gli allenatori che studiano la squadra che verrà loro assegnata di lì a poco, ma quando nessuno ancora lo sa. Guardando al manifesto, la scelta si spiega così: “Ho voluto una persona motivata a lavorare con i ragazzi, con i bambini”, spiega la direttrice artistica, e chi meglio di Mariani. “Mi è sembrato bello creare nuovi flussi artistici con nuove visioni”, chiude Arnaboldi, per una scelta che si spiega anche con l’attività della sua Compagnia Giovani, impegnata a Losanna, con l’intento “di invitare le giovani generazioni alla danza contemporanea, tema sempre ostico al di là degli sforzi di realtà come il Lac“. Arnaboldi che tornerà a curare il programma da febbraio a luglio 2025, con la nuova stagione concentrata sulla danza e i suoi linguaggi.

“Grata” e “sorpresa”, anche Stefania Mariani dice la sua su questo luogo “che parla, così speciale per l’idea che l’ha generato, e per la vicinanza con il Monte Verità, luoghi straordinari” ai quali “avvicinarsi piano, per capirli”. Il nuovo ruolo: “È la mia prima esperienza alla cura di una programmazione, cambiare punto di vista è affascinante”. Dice di essere partita da ciò che conosce, gli artisti incrociati durante il suo percorso, “compagni o maestri teatrali, ispiranti per quello che può essere il mio pensiero sul teatro”. E in continuità con quest’ultima arte, in attesa che la danza torni, il San Materno d’autunno (e d'inverno) contiene i vari linguaggi del teatro, performance, poesia, narrazione. Più la musica…

Il programma

Si comincia il 5 ottobre con ‘Il Gatto e la Volpe’, di e con Gabriele Mirabassi (clarinetto), insieme a Simone Zanchini (fisarmonica), incontro al vertice tra i due virtuosi dello strumento, in un ‘inseguimento’ sulle strade del Sudamerica, dello swing fino al jazz moderno. Tornando al manifesto, Älbero’ è la proposta per il Teatro Famiglia di domenica 20 ottobre, con la Compagnia Drammatico Vegetale in un’opera dedicata a Bruno Munari, per bimbi dai 2 anni di età. ‘La pedagogia povera: ammalàti di meraviglia’ è il titolo della conferenza poetica di giovedì 24 ottobre, di e con Antonio Catalano, ad Ascona per parlare dell’infanzia come “età dello sguardo”, dove i bambini sono “educatori, filosofi e poeti” e ispiratori. Attraverso incontri di questo tipo, Catalano promuove nel mondo il movimento poetico della ‘Pedagogia Povera’, ovvero “l’elogio del tonto”, di colui che è ancora in grado di meravigliarsi, di “ammalarsi” di meraviglia.

Inserito nella sezione ‘Teatro e movimento’, sabato 9 novembre, è ‘Stickman’, di e con Darragh McLoughlin e Joesph Summers, performance di due artisti berlinesi con – in scena, assieme all’uomo – solo un bastone e un televisore. Sabato 30 novembre, tra evasione e sperimentazione, drammaturgia del corpo legata al linguaggio in ‘Meditazioni sul clown’, spettacolo di e con Franco Acquaviva, con musica dal vivo di Stefano Acquaviva (figlio), storia di un clown in fuga da un romanzo che s’imbatte nel Krapp dell’atto unico di Samuel Beckett (‘L’ultimo nastro di Krapp’), attinge dall’Apeirogon di Colum McCann per un racconto della solitudine dell’artista ma anche del senso dell’arte, di cosa l’artista può fare per la società in cui si muove. A chiudere, sabato 14 e domenica 15 dicembre, ‘Bello sarebbe… ovvero insolite parole d’auguri’, spettacolo di e con Stefania Mariani, con musica dal vivo di Amanda Nesa. “Da tanti anni mi affascina lo straordinario dell’essere umano”, spiega l’autrice, “storie che escono fuori dal coro. Sono i personaggi nei libri, della radio, nomi che approfondisco e spesso rimangono nel cassetto, e poi dal cassetto bussano, e mi parlano. Spero potranno parlare anche al pubblico”. Ecco dunque che a ‘parlare’ sono Mimmo Lucano già sindaco di Riace, luogo di accoglienza, il pittore Giovanni Segantini, Maria Lai e il suo “ricucire il mondo”, e Beatricx Potter, autrice di ‘Peter il coniglio’, caposaldo della letteratura per l’infanzia.

Ed è con l’infanzia che chiudiamo. In ottobre il Teatro San Materno apre ai bambini per ‘Una mattina in teatro’, iniziativa che vedrà coinvolte le scuole di Ascona, una classe per volta, un momento di spettacolo “da spettatori e anche di laboratorio. Di questa stagione la cui preparazione è “come uno spettacolo”, dice l’ultima Mariani, citando parole della poetessa italiana Mariangela Gualtieri: “Io ringraziare desidero per l’antica arte del teatro, quando ancora raduna i vivi e li nutre” (tutte le informazioni su www.teatrosanmaterno.ch).

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