Mercoledì 17 e giovedì 18 aprile, un classico basato sulla storia vera della sordo-cieca Helen Keller e della sua insegnante Anne Sullivan
Helen non vede, non sente e non parla e per questo i suoi genitori sono disperati. Sono in preda alla pietà, a rabbia, speranza, sconfitta, amore e odio, ‘vittime’ di una figlia ‘difettata’, una di quelle cose che accadono sempre e soltanto agli altri, così si pensa. Cosa succede a un padre e una madre che si confrontano quotidianamente con l’esistenza di una creatura che hanno messo al mondo ma con cui non possono comunicare? E cosa percepisce di quello che ha intorno, della sofferenza che produce, della società che emargina chi non è sano. L'unica soluzione è un istituto, dove nascondere e dimenticare Helen. Ma in casa arriva Anna, dura, inflessibile, con una storia di semi cecità alle spalle, una vita trascorsa in mezzo a creature ‘difettate’. Sarà la lingua dei segni, applicata sul palmo delle mani, sarà questo alfabeto tattile che permetterà a Helen di raccontare la sua storia, di apprendere, di esprimere sentimenti e necessità, di crescere e di farsi rispettare.
‘Anna dei miracoli’ è un'opera teatrale del drammaturgo statunitense William Gibson, basata sulla storia vera della sordo-cieca Helen Keller e della sua insegnante Anne Sullivan. Il successo teatrale della pièce, scritta nel 1957, convinse Hollywood a produrre, nel 1962, la versione cinematografica, con Arthur Penn alla regia, Anne Bancroft e Patty Duke nei ruoli principali, gli stessi della prima versione teatrale del 1959. Con l'adattamento che va all'essenza e la regia di Emanuela Giordano, e sul palco Mascia Musy e Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci e Laura Nardi, ‘Anna dei miracoli’ arriva al Teatro di Locarno mercoledì 17 e giovedì 18 aprile alle 20.30, raccontandoci tanto di noi, dei nostri limiti e del coraggio necessario a superarli.