Venerdì 1 e sabato 2 marzo, Lugano e Mendrisio ospitano il Festival di musica elettronica, coding e digital art
La Svizzera italiana non ha nulla da invidiare a metropoli come Milano o Zurigo per quanto concerne offerte artistiche ed esperienziali. Terra di incroci fra Italia e quanto succede al di là del San Gottardo, si fa forza di un insieme di artisti, etichette e situazioni votate alla sperimentazione. Il primo e il 2 di marzo, Lugano e Mendrisio saranno teatro di un fine settimana all’insegna di musica e codici, ovvero quello spiegamento di sistemi che, magicamente, possono portarci a fare da ponte fra un mondo tecnico, di bit, bytes e computer, e un’emozione pura di musica e immagini. Oggimusica, in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera italiana, Lugano Musica e il Dacd Supsi presenta infatti la terza edizione del Meet Music Code 2024, manifestazione che propone la possibilità tanto di assistere a show e concerti quanto quella di sperimentarsi tramite quattro diversi workshop con professionisti della scena musicale elettroacustica e progettuale.
Il primo, venerdì 1 marzo al Conservatorio della Svizzera italiana dalle 10 alle 13, sarà presentato da Hans Tutschku, compositore strumentale ed elettroacustico, membro dell’Ensemble for intuitive music di Weimar e docente dello studio di elettroacustica dal 2004 all’università di Harvard. Verterà sulla programmazione con Max/Msp e il sintetizzatore virtuale Vcv Rack. Di seguito, Daniel Maszkowicz gestirà un workshop sulla creazione, programmazione e sviluppo di sintetizzatori all’interno dell’ambiente di programmazione SuperCollider. Maszkowicz, fondatore e parte di progetti quali Biblioteq Modulair e Influu, oltre a essere attivo in solo come KosmoSCore, unisce scienza e arte lavorando su suoni algoritmici e installazioni sonore multicanali.
Alle 19 al Lac, Teatro Studio, Feldermelder presenta il suo live Av, esibizione che racchiude l’essenza stessa della creazione. Una performance in continua metamorfosi, tra spettri acustici e visivi. Incrocio fra mondi digitali e analogici, attorcigliati fra di loro come molecole di Dna. Co-fondatore di Ous, una delle etichette discografiche più intriganti degli ultimi anni a livello mondiale e attivo anche come Musique Infinie insieme a Noémi Büchi, Manuel Oberholzer promette di stupirci fra i suoi chiaroscuri sonori che lo hanno reso uno degli autori più peculiari e interessanti della musica ambientale europea.
Sabato 2 marzo, dalle 10 alle 13 al Dipartimento ambiente costruzioni e design della Supsi di Mendrisio, Rajan Craveri produrrà un workshop con la libreria Jitter di Max/Mps ragionando sull’interazione fra suono e grafica. Apicoltore ed esperto di sistemi interattivi per l’arte lavora generando elaborazioni di immagini in tempo reale. Dalle 14 alle 18, Marco Lurati e Serena Cangiano ci guideranno nel mondo di Teensy, hardware open source per realizzare progetti musicali interattivi o sintetizzatori interfacciandosi tramite sensori. Terminati i workshop ci sarà spazio per un’esperienza immersiva e multisensoriale nel mondo di Virginia Woolf: proprio dal romanzo-poesia Les Vagues prende infatti ispirazione lo spettacolo di musica, immagine e danza, con Lucie Eidenbenz, il Robert Turner Collective e Daniel Maszkowicz, già citato nel paragrafo precedente, per un’unione che promette scintille. A chiudere la rassegna Hans Tutschku: il programma del suo Sonic Immersion prevede l’esecuzione di diverse opere elettroacustiche per concludersi con un live set improvvisato.
Il concerto di Feldermelder al Lac sarà gratuito per i soci di Oggimusica (tessera associativa a 30 franchi o biglietto singolo a 15), mentre i concerti Supsi a Mendrisio saranno gratuiti. I workshop sono aperti a tutti, e sono gratuiti per gli studenti del Conservatorio della Svizzera italiana e della Supsi. È possibile partecipare come esterni tesserandosi all’associazione Oggimusica (info@oggimusica.ch). Prenotazioni scrivendo a: alberto.barberis@conservatorio.ch.