Cinema

Zurich Film Festival, Occhio d'oro al regista turco Selman Nacar

Premiati anche ‘Hollywoodgate’ di Ibrahim Nash'at, girato in Afghanistan e ‘In the Rearview’, documentario di Maciek Hamela sull'invasione dell'Ucraina

Selman Nacar (dx) ritira il premio
(Keystone)
8 ottobre 2023
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È stato assegnato al regista turco Selman Nacar, per la pellicola ‘Hesitation Wound’, l'Occhio d'oro dello Zurich Film Festival (Zff). Premiati pure ‘Hollywoodgate’ dell'egiziano Ibrahim Nash'at, girato in Afghanistan, e il documentario sull'invasione russa in Ucraina ‘In the Rearview’ del polacco Maciek Hamela.

Il direttore artistico della kermesse Christian Jungen ha parlato di film "al passo con i tempi" che raccontano "dure realtà" in Turchia, Afghanistan e Ucraina. L'Occhio d'oro, premio dotato di 25mila franchi, è stato attribuito in tre categorie diverse.

Nella sezione ‘Lungometraggi’, dove hanno concorso produzioni da tutto il mondo, la giuria presieduta dall'olandese Anton Corbijn ha insignito del riconoscimento ‘Hesitation Wound’ per aver presentato con "umorismo" una critica della società religiosa turca. Particolarmente acclamata la performance dell'attrice Tülin Özen.

Nella categoria ‘Focus’, dedicata a lavori provenienti da Germania, Austria e Svizzera, si è imposto ‘Hollywoodgate’, un prodotto americano e tedesco. Nash'at ha seguito due capi dei talebani per un anno, dopo che gli americani e i loro alleati hanno lasciato l'Afghanistan. Menzione speciale per il cineasta ginevrino Maxime Rappaz e il suo ‘Laissez-moi’.

Infine, nella sezione ‘Documentari’, l'Occhio d'oro è andato a ‘In the Rearview’. Secondo la giuria, il film di Hamela racconta gli eccessi sfrenati della guerra con uno stile "minimalista e insistente".