La censura locale chiede di fare dei cambiamenti al film, campione di incassi in tutto il mondo, per quanto riguarda i dialoghi di carattere Lgbtq+
Il Libano e il Kuwait censurano ‘Barbie’. Secondo i due Paesi arabi, il film, adattamento cinematografico live action della celebre serie di bambole della Mattel, promuove l'omosessualità, va quindi contro i valori della fede e della moralità.
"Il film va contro i valori morali e religiosi del Libano, incoraggia la perversione e la trasformazione di genere. Allo stesso tempo respinge il patriarcato e ridicolizza il ruolo delle madri", ha detto il ministro della cultura libanese, Mohammad Mortada.
L'uscita di Barbie era inizialmente prevista in Medio Oriente lo scorso 19 luglio, due giorni prima del resto del mondo. Ora sembra che la nuova data, anche per l'Arabia Saudita, sarà il 31 agosto, invece del 10 come precedentemente annunciato.
La censura locale chiede di fare dei cambiamenti per quanto riguarda i dialoghi di carattere Lgbtq+. Finora, il film con Margot Robbie e Ryan Gosling nei ruoli da protagonista, ha già superato il miliardo di dollari in incassi a livello mondiale.