Per l'Opera Studio ‘Silvio Varviso’, la mezzosoprano è nel cast de ‘Il matrimonio segreto’ di Domenico Cimarosa, giovedì 27 luglio al Paravento di Locarno
Giovedì 27 luglio al Teatro Paravento di Locarno si conclude, con l’ottava delle recite in cartellone, la tournée de ‘Il matrimonio segreto’ di Domenico Cimarosa, produzione 2023 dell’Opera studio internazionale ‘Silvio Varviso’, cantiere lirico di Ticino Musica che ogni anno richiama nel nostro cantone giovani cantanti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno tuttavia, nel doppio cast selezionato per la messa in scena dell’opera, vi è anche una ticinese, la mezzosoprano Ambra Biaggi.
Ci puoi raccontare come ti sei avvicinata al canto e qual è stato fino a ora il tuo percorso di formazione?
Mi sono avvicinata al mondo della musica frequentando lezioni di pianoforte; fu poi il mio insegnante a propormi di cantare qualche canzone accompagnandomi al piano. Da quel momento il lavoro con la voce è diventato per me sempre più importante. Cantare in uno spettacolo di musical mi ha avvicinato al lavoro teatrale e mi ha fatto scoprire il fascino della recitazione. Ho quindi preso lezioni di canto pop e musical fino ad appassionarmi al canto lirico. Nel periodo che ho trascorso a Berlino, dopo il liceo, ho maturato l’idea di studiare in Conservatorio. Rientrata in Svizzera mi sono così preparata all’esame d’ammissione alla Hochschule der Künste Bern (HKB), mentre parallelamente studiavo musicologia e sociologia all’Università di Berna. Ho iniziato lo studio in conservatorio nella classe di Christian Hilz e nel 2022 ho conseguito il Bachelor in canto lirico. Attualmente sono al secondo anno di Master in Performance nella classe di canto di Tanja Baumgartner.
Cosa ha significato per te, avere avuto la possibilità di partecipare all’Opera studio di Ticino Musica?
Per me è stata un’occasione stupenda. In primo luogo per l’esperienza professionale e artistica che questa Opera studio rappresenta. Mi ha dato infatti l’opportunità di lavorare con persone di grande esperienza e di entrare in contatto con colleghi cantanti e musicisti di varie provenienze e bagagli artistici. Il lavoro è stato appassionante sia a livello musicale che scenico. È stata un’esperienza importante anche per i rapporti umani che si sono creati durante queste cinque settimane di convivenza, collaborazione e lavoro quotidiano a stretto contatto.
In questa produzione de ‘Il matrimonio segreto’ sei Fidalma. Che rapporto hai maturato con il tuo personaggio?
La ricerca dei tratti caratteriali e dei comportamenti di Fidalma mi ha moto divertita. Come base della ricerca del mio personaggio mi sono ispirata a una figura dei giorni nostri. Nell’opera è il personaggio femminile più anziano, è una donna vissuta, rimasta vedova che si è arricchita grazie al patrimonio ereditato dal marito defunto. È inizialmente in lutto per la perdita del marito, ma comunque fiera della sua libertà di donna ormai sola, e ritenendosi ancora piacente, sogna in grande. Fidalma è anche l’unico personaggio che alla conclusione dell’opera non ottiene ciò che desidera, ma è costretta ad accontentarsi della felicità altrui, e ciò mi ha portato a sviluppare una sorta di tenerezza nei suoi confronti.
Quali sono i tuoi progetti e i tuoi sogni per il futuro?
Quest’anno sono entrata a far parte di un collettivo di cantanti con base a Berna con il quale ci occupiamo di mettere in scena opere liriche dal repertorio classico in chiave pop e comica. Attualmente si lavora alla messa in scena, prevista per gennaio 2024, di un adattamento per bambini de Il Flauto magico di W.A. Mozart, lavoro che ritengo molto stimolante. Progetto inoltre di terminare il mio master in performance alla Hochschule der Künste Bern. Sul lungo termine invece spero di poter avere il privilegio di continuare a lavorare su e con la mia voce fin che ne avrò piacere.