Il celebre montatore italiano, due volte premio Oscar, riceverà il premio in Piazza Grande giovedì 3 agosto
Il montaggio è il battito cardiaco di un film: a uno dei massimi rappresentanti di questa forma d’arte così vitale per il cinema, il Locarno Film Festival renderà omaggio con il Vision Award Ticinomoda 2023. Si tratta di Pietro Scalia – italiano, cresciuto in Svizzera e poi approdato a Hollywood – che ha saputo affiancare alcuni dei registi più rappresentativi della contemporaneità, da Oliver Stone a Ridley Scott, fino a Bernardo Bertolucci, esaltandone la visione e la poetica, e portando una nuova sensibilità all’interno del suo mestiere.
Al due volte vincitore del Premio Oscar, la 76esima edizione del Locarno Film Festival assegnerà il Vision Award Ticinomoda, premio dedicato a chi ha ampliato gli orizzonti dell’immaginario cinematografico. La cerimonia si svolgerà giovedì 3 agosto in Piazza Grande e sarà seguita da una conversazione con il pubblico, venerdì 4 agosto al Forum @Spazio Cinema, e dalla proiezione di due titoli che ne hanno segnato la carriera: ‘Good Will Hunting’ di Gus Van Sant (1997) e ‘Black Hawk Down’ di Ridley Scott (2001).
“In principio era il montaggio, Eisenstein ce lo ha spiegato. E Hollywood lo ha formalizzato. Nella tradizione dei grandi montatori hollywoodiani che hanno dato forma all’immagine del cinema classico e delle trasformazioni successive – afferma Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival –, Pietro Scalia ha rivoluzionato il modo di pensare il modo di giuntare un’immagine all’altra. Nelle sue collaborazioni con Bernardo Bertolucci, Ridley Scott, Sam Raimi, Michael Bay e Gus Van Sant (fra i moltissimi) ha saputo aderire e reinventare la poetica e la ricerca formale degli autori. Montatore che ha influenzato intere generazioni di giovani, Scalia ha introdotto uno sguardo nuovo nel determinare gli intervalli ritmici e di tempo necessari attraverso i quali legare le immagini fra loro. Pietro Scalia: uno sperimentatore e un genio dello sguardo e della musicalità del montaggio”.
In attesa di vedere ‘Ferrari’ di Michael Mann, ultimo film a cui ha lavorato e tra i titoli di punta della prossima stagione, Scalia sarà dunque fra i protagonisti della 76esima edizione del Festival (2-12 agosto).
Di origini siciliane, Pietro Scalia è emigrato in giovane età con la famiglia dall’Italia alla Svizzera, dove è cresciuto e si è formato, prima di trasferirsi negli Stati Uniti per dedicarsi al cinema.
Nel 1985 ha conseguito il master in Film and Theatre Arts presso l'Ucla. Ha iniziato la sua carriera come assistente al montaggio per Oliver Stone in ‘Wall Street’ (1987) e ‘Talk Radio’ (1988). Negli anni successivi, ha contribuito come associate editor a ‘Born on the Fourth of July’ (1989) e come additional editor a ‘The Doors’ (1991). Nel 1992, a 31 anni, ha ottenuto la sua prima nomination agli Oscar e la sua prima vittoria per il miglior montaggio con ‘JFK’ (1991) di Stone. Quell'anno gli sono stati assegnati anche i premi A.C.E. (American Cinema Editors) e BAFTA.
Nel 1998, ha ricevuto la sua seconda nomination all’Oscar per ‘Good Will Hunting’ di Gus Van Sant. In seguito, ha avviato un rapporto di 15 anni con Ridley Scott, con il quale ha collaborato a ‘G.I. Jane’ (1997), ‘Gladiator’ (2000), ‘Hannibal’ (2001), ‘Black Hawk Down’ (2001) e ‘American Gangster’ (2007). Scalia ha ottenuto una nomination all'Oscar per ‘Gladiator’ e ‘Black Hawk Down’, ottenendo la sua seconda vittoria per quest'ultimo. Dopo il successo di ‘The Martian’ di Ridley Scott nel 2015, che gli è valso la quinta nomination agli A.C.E. e ai BAFTA, ha montato ‘Alien: Covenant’ (2017) sempre di Scott. Ha poi curato il montaggio di ‘Solo: A Star Wars Story’ (2018) di Ron Howard.
Inoltre, tra gli altri crediti recenti di Scalia figurano ‘Ambulance’ (2022) di Michael Bay e ‘The Gray Man’ (2022) dei fratelli Russo. Recentemente ha curato il montaggio dell’attesissimo film di Michael Mann ‘Ferrari’ (2023), che uscirà nel corso dell'anno. Tra i suoi precedenti lavori figurano anche ‘The Amazing Spider-Man’ (2012) e ‘The Amazing Spider-Man 2’ (2014) di Marc Webb, ‘Little Buddha’ (1993) e ‘Stealing Beauty’ (1996) di Bernardo Bertolucci, ‘The Quick and the Dead’ (1995) di Sam Raimi, ‘Memoirs of a Geisha’ (2005) di Rob Marshall e ‘Kick-Ass’ (2010) di Matthew Vaughn.
Scalia ha lavorato come produttore musicale con il compositore Hans Zimmer in tre film di Scott ed è stato membro di giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2004.