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Tutti i giurati di Cannes: da Östlund a Dano

La 76esima edizione è oramai alle porte. Le autorità iraniane negano il visto per lasciare il Paese al regista Rasoulof invitato per Un Certain Regard

Östlund presiede la schiera di giurati
(Keystone)
4 maggio 2023
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È al completo la giuria del Festival di Cannes, che si terrà dal 16 al 27 maggio. La giuria, annunciata oggi, sarà presieduta dal regista svedese due volte Palma d'oro Ruben Östlund.

La giuria comprende inoltre la regista marocchina Maryam Touzani, l'attore francese Denis Ménochet, lo sceneggiatore e regista britannico-zambiano Rungano Nyoni, l'attrice e regista americana Brie Larson, l'attore americano Paul Dano, l'autore afghano Atiq Rahimi, il regista e sceneggiatore argentino Damián Szifrón e la regista francese Julia Ducournau, che ha vinto la Palma d'oro nel 2021 con Titane.

“In questa nuova edizione, la 76esima, il Festival di Cannes desidera accogliere una nuova generazione di artisti che dirigono, recitano, cantano e scrivono”, ha sottolineato la rassegna cinematografica nella nota in cui veniva rivelata la composizione della giuria che avrà il compito di assegnare la Palma d'oro a uno dei 21 film annunciati in concorso.

I premi saranno rivelati il 27 maggio, durante la cerimonia di chiusura guidata da Chiara Mastroianni. Seguirà l'ultima proiezione del Festival: ‘Elemental’, il film d'animazione di Peter Sohn, un'opera Pixar-Disney fuori concorso.

La dissidenza lo ferma ai confini

Il regista iraniano dissidente Mohammad Rasoulof ha confermato di non essere stato in grado di accettare l'invito del Festival di Cannes a partecipare alla giuria di "Un Certain Regard" dopo che gli è stato impedito di lasciare l'Iran.

L'annuncio è stato dato dal servizio di notizie in lingua farsi di Radio France Internationale (Rfi) e il regista ha confermato a ‘Deadline’ che non gli è stata fornita alcuna spiegazione sul rifiuto avuto dalle autorità iraniane.

Il festival sperava di assicurarsi la partecipazione di Rasoulof dopo il suo rilascio temporaneo dal carcere duro di Evin a Teheran nel febbraio scorso a causa di problemi di salute, dopo un periodo di sette mesi di detenzione.

Le continue restrizioni di viaggio per Rasoulof arrivano dopo la notizia della scorsa settimana secondo cui l'amico e collega regista dissidente Jafar Panahi aveva lasciato l'Iran per la prima volta in 14 anni dopo la revoca del suo divieto di viaggio. Il suo avvocato ha però smentito le voci secondo cui se n'era andato per sempre, mentre rumors lo davano tra i probabili giurati di Cannes per la selezione ufficiale, anche questi di fatto smentiti dall'annuncio oggi della sua composizione.

Rasoulof è stato nel mirino del governo della Repubblica islamica dell'Iran per tutta la sua carriera. Il suo ultimo arresto è stato lo scorso luglio, prima delle proteste in corso di Woman Life Freedom, ed era correlato alla firma di una petizione intitolata ‘Lay Down Your Arms’ che chiedeva alle forze di sicurezza di esercitare moderazione in relazione alle proteste popolari.