La tragedia classica, diretta da Serena Sinigaglia, verrà messa in scena martedì 24 e mercoledì 25 gennaio (alle 20.30) al Teatro di Locarno
La tragedia di Euripide ‘Supplici’ – con la regia di Serena Sinigaglia – andrà in scena al Teatro di Locarno in una doppia rappresentazione: martedì 24 e mercoledì 25 gennaio, alle 20.30. Un testo teatrale classico che risale al 423 a.C. e che ancora oggi, nel terzo millennio, risuona forte alle nostre orecchie.
In sintesi, il testo classico racconta di un gruppo di donne di Argo che si riunisce presso l’altare di Demetra a Eleusi: sono le madri dei guerrieri morti nel fallito assalto a Tebe (quello raccontato da Eschilo ne ‘I sette contro Tebe’), per supplicare gli ateniesi di aiutarle a dare degna sepoltura ai figli. I tebani, infatti, negano la restituzione dei cadaveri. Il re Teseo decide di aiutarle, sicché si rivolge all’araldo tebano, ingaggiando con lui un intenso dialogo nel quale il re difende i valori di democrazia, libertà, uguaglianza di Atene, contrapposti alla tirannide di Tebe.
La guerra tra le due città diventa così inevitabile, e si conclude con la vittoria di Atene e la conseguente restituzione dei cadaveri. Il re di Argo Adrasto, che accompagna le madri, si incarica di celebrare i caduti con un discorso. Durante il rito funebre, Evadne, moglie del caduto Capaneo, si getta da una roccia sul rogo dove veniva cremato il marito, in un atto di estrema dedizione coniugale. Alla fine appare ex machina la dea Atena, che fa giurare ad Adrasto eterna riconoscenza di Argo verso Atene, predicendo inoltre la prossima caduta di Tebe.
La messa in scena delle ‘Supplici’, insignita del Premio della critica 2022, vedrà sul palco sette madri (Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin), sette attrici che interpreteranno il coro delle supplici e saranno anche, di volta in volta, i diversi personaggi della tragedia: Teseo, l’araldo tebano, Etra, Adrasto, il messaggero, il coro dei bimbi, Atena. Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo.
I biglietti per lo spettacolo prodotto da Atir - Nidodiragno/CMC - Fondazione Teatro Due (Parma) sono acquistabili sul sito www.ticketcorner.ch.