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Building Bridges: quando la musica si intreccia

Domenica 30 ottobre, il Teatro San Materno di Ascona ospiterà l’esibizione nell’ambito del progetto che dal 2014 allaccia musiche di culture diverse

I sette ponti
(Johannes Rühl)
23 ottobre 2022
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Fra una settimana circa, il Teatro San Materno di Ascona ospiterà ‘Building Bridges: Seven Bridges - intrecci fruttuosi tra differenti culture musicali’, in collaborazione con la Fondazione Centro incontri umani (Ascona, Londra). L’appuntamento è dunque per domenica 30 ottobre alle 17.

Nonostante si sia capillarmente diffusa l’idea che la musica è un linguaggio universale, per cui la world music è più un’affermazione che una realtà, si legge nel comunicato stampa. La world music è difatti "un insieme di tecniche e tradizioni apparentemente esotiche e reciprocamente incompatibili". Dal 2014, "il progetto Building Bridges ha dimostrato che il mondo della musica è molto più grande e diversificato di quanto si pensi. Proprio tra il Monte Verità e il Teatro San Materno si trova il Centro incontri umani, dedicato all’incontro e alla comprensione di culture diverse. Musicisti di culture musicali in realtà incompatibili si incontrano qui ogni anno alla fine di ottobre" e per "dieci giorni lavorano intensamente sulle modalità di comprensione musicale".

Spiegata l’intenzione del progetto, passiamo ai sette ospiti di quest’anno che si esibiranno al Teatro San Materno: Sanne Huijbregt (voce ed elettronica dall’Olanda); il direttore musicale Guaray Mazumadar (sitar, India); Simone Bottasso (organetto e flauto, Italia); Oscar Antoli (clarinetto, Spagna), Fan-Qi Wu (pipa, Taiwan); Bo Wiget (violoncello, Svizzera) e Nicolò Bottasso (tromba e violino, Italia). Ciascuno di loro è un rappresentante della rispettiva cultura musicale nei Paesi di origine, vantando altresì una vasta esperienza in progetti interculturali.