Spettacoli

Conti in attivo per la SSR. Grazie a tagli e canone

Utile di circa 10 milioni di franchi, senza contare i ricavi dovuti alla vendita di immobili non più utilizzati

(Keystone)
14 aprile 2022
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Dopo due anni di cifre rosse, nel 2021 la Società svizzera di radiotelevisione (SSR) è tornata in nero facendo segnare un utile di 48,7 milioni di franchi. Il risultato è dovuto in particolare alle maggiori entrate dal canone e a guadagni una tantum per vendite immobiliari.

Nel 2020, primo anno della pandemia di Covid-19, la SSR aveva registrato perdite per 12,9 milioni di franchi, ricorda una nota diramata oggi.

Escludendo la vendita di due immobili, a Zurigo e Ginevra, che hanno comportato entrate eccezionali di 38,4 milioni di franchi, il risultato operativo del gruppo lo scorso anno ha raggiunto 10,3 milioni.

"Grazie alle misure di riduzione dei costi decise nel 2018, attuate sistematicamente nel 2021, la situazione finanziaria della SSR ha continuato a stabilizzarsi", si legge nella nota. Le spese del personale lo scorso anno sono diminuite di 13,2 milioni di franchi su base annua, a 782,8 milioni. Nello stesso periodo hanno però conosciuto un sensibile aumento le spese per programmi e produzioni: +46,5 milioni a 435,0 milioni, malgrado un "numero di produzioni mantenutosi a un livello inferiore alla norma".

Gli utili del 2021 si devono anche all’aumento delle entrate dal canone di 39,8 milioni di franchi, per complessivi 1’222,9 milioni.

Nel 2021, anno sempre fortemente segnato dalla pandemia di coronavirus, grazie a quote di mercato e tassi di penetrazione molto elevati realizzati nel settore dell’informazione d’attualità, sono state registrate entrate dalla pubblicità più elevate che nell’anno precedente.

Più entrate pubblicitarie sono state generate anche grazie agli eventi sportivi, tra cui le Olimpiadi estive di Tokyo e i campionati europei di calcio. Le entrate commerciali nel 2021 hanno raggiunto quota 237,3 milioni di franchi, in crescita di 22,7 milioni su base annua.

Tuttavia la tendenza alla diminuzione di queste entrate continua, avverte la SSR. Rispetto al 2019, le entrate pubblicitarie televisive (164,1 milioni di franchi) sono diminuite di 14,7 milioni di franchi, scrive la SSR.

La trasformazione dell’azienda deve quindi proseguire anche nell’anno in corso, si legge nella nota. La SSR vuole continuare ad adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato e delle modalità di consumo mediatico, il tutto all’interno di un margine finanziario più modesto.

Il programma di risparmio di 100 milioni di franchi lanciato nel 2018 è stato concluso nel 2020 ma nell’ottobre dello stesso anno ne è stato lanciato uno nuovo per complessivi 50 milioni, da realizzare entro il 2024. "Questo programma è seguito con rigore", scrive la SSR.

Nel 2021, la SSR ha continuato a investire 32,5 milioni di franchi nella produzione cinematografica indipendente svizzera nel quadro del cosiddetto Pacte de l’audiovisuel. Tenendo conto anche dei fondi per la nuova serie in lingua tedesca Tatort, alla settima arte elvetica sono stati destinati 50 milioni di franchi.

Lo scorso anno è stato segnato anche dall’adozione, da parte del comitato di direzione e del consiglio di amministrazione, di un regolamento sulla protezione dell’integrità personale e di una nuova politica del personale. Queste misure sono da ricondurre ai problemi di molestie recentemente evidenziati all’interno dell’azienda.