Il cartellone di Venezia 78 presentato dal direttore artistico Alberto Barbera. Fuori concorso ‘Ariaferma’ di Leonardo Di Costanzo, coprodotto da Amka
Le madri coraggio, il cinema politico con storie di vecchi e nuovi regimi, la violenza di genere, la musica fuori concorso e naturalmente molto altro nel cartellone di Venezia 78 presentato oggi dal direttore Alberto Barbera e dal presidente della Biennale Roberto Cicutto.
Cinque gli italiani in concorso, tutti titoli attesissimi e prestigiosi: E' stata la mano di Dio, del premio Oscar Paolo Sorrentino, Qui rido io di Mario Martone sul grande Eduardo Scarpetta interpretato da Toni Servillo, Freaks Out di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria e Pietro Castellitto, Il buco di Michelangelo Frammartino da una straordinaria impresa italiana di speleologia e America Latina, un thriller dei fratelli D'Innocenzo con Elio Germano.
La mostra del cinema di Venezia, dall'1 all'11 settembre, avrà in anteprima mondiale tra gli altri Spencer di Pablo Larraine, Dune di Denis Villenueve, The power of dog di Jane Campion, Competencia oficial con Penelope Cruz e Antonio Banderas, l'annunciata apertura con Pedro Almodovar e il suo Madre Paralelas, l'esordio di Maggie Gyllenhaal alla regia con The Lost Daughter da Elena Ferrante con Olivia Colman, il nuovo film di Ridley Scott (non House of Gucci che non è pronto) questo per citare solo alcuni dei titoli.
Nel fuori concorso tanta musica: film su Leonard Cohen e la sua canzone mito "Halleluja", su Ezio Bosso, su Fabrizio De Andrè. Un'edizione che aspira alla certificazione no carbon, virando nettamente sul green, per diventare il primo festival ad ottenerla.
Su tutto e tutti l'ansia Covid che il presidente Cicutto non ha negato affatto, "seguiremo tutte le indicazioni, dopo l'edizione eccezionale dello scorso anno pensavamo in qualcosa di più rilassato ma non è così, pensavamo il Green pass ci tranquillizzasse ma non è così".