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Dopo l'addio alla FM, le radio Ssr perdono quota di mercato

Il -6% su base annua è in linea con quanto atteso, dice l'azienda. In termini di penetrazione netta la Srf ha ceduto il 18%, la Rts il 25% e la Rsi il 29%

‘Non siamo sorpresi’
(Keystone)
7 aprile 2025
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A tre mesi dall'abbandono delle frequenze FM, la quota di mercato detenuta dalle emittenti radio Ssr si è ridotta complessivamente di 6 punti percentuali nel confronto su base annua. Si tratta di un dato “in linea con quanto atteso”, fa sapere la società di servizio pubblico. Con una quota del 53%, le emittenti della Ssr rimangono comunque leader del settore precedendo le radio private (41%), si legge nel comunicato, che riporta i dati d'ascolto relativi al primo trimestre del 2025. Come noto, dall'inizio dell'anno l'azienda è passata dalle FM al DAB+, anticipando quanto farà tutto il settore radiofonico entro la fine del 2026.

Ben oltre l'80% dei minuti di ascolto avviene ora in digitale, tramite Internet o DAB+. “In quanto società di servizio pubblico, la Ssr – viene evidenziato nella nota – può fare da apripista alle radio private e accelerare tale processo”.

In termini di penetrazione netta – ovvero del numero di persone che hanno ascoltato almeno una volta la radio nell'arco di un determinato lasso di tempo – emerge che fra gennaio e marzo le reti della Ssr hanno perso complessivamente il 15%. Nelle rispettive regioni linguistiche, la Srf ha ceduto il 18%, la Rts il 25% e la Rsi il 29%. Tuttavia, per quel che concerne la Svizzera italiana, viene puntualizzato che il campione (561 persone) è ancora piccolo e mostra pertanto “un grado di incertezza relativamente elevato”. Per la Svizzera romancia, il campione è talmente ristretto da impedire per ora di trarre conclusioni affidabili.

La Ssr afferma di non essere sorpresa da queste variazioni, poiché i cambiamenti e il passaggio al digitale richiedono tempo. Ci si attende che in futuro i dati di ascolto tornino a salire, in particolare quando l'intero settore abbandonerà le FM.