Da uno studio di Accenture emerge che l'intelligenza artificiale generativa ha un impatto sulla crescita ‘più importante della riduzione dei costi’
La stragrande maggioranza dei manager svizzeri ritiene che l'intelligenza artificiale (IA) generativa sia un importante motore di crescita per la propria azienda e abbia un impatto molto maggiore della riduzione dei costi. È quanto emerge da uno studio della società di consulenza Accenture, che valuta a 93 miliardi di franchi il valore aggiunto supplementare che l'IA potrebbe generare in Svizzera entro il 2030. Molte imprese non sono però ancora pronte ad affrontare il cambiamento in atto. Solo il 42% dei dirigenti si sente molto preparato a gestire le perturbazioni nel settore tecnologico, rispetto al 53% a livello mondiale. Ma il 91% ritiene che lo sviluppo contribuirà maggiormente alla crescita dei profitti della propria società rispetto alla compressione degli oneri.
I dipendenti sono già molto aperti alla nuova tecnologia: secondo lo studio l'85% di loro afferma di utilizzare già l'IA nella propria attività. L'atteggiamento nei confronti della sicurezza dell'impiego, della qualità e del benessere generale sul posto di lavoro rimane però ancora cauto. Il 48% teme inoltre di perdere il posto a causa dell'IA.
Secondo i ricercatori di Accenture esiste un sensibile potenziale di miglioramento nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale da parte delle aziende della Confederazione. Per sfruttare appieno la situazione devono però essere ancora superate molte sfide, fra l'altro in termini di regolamentazione e formazione dei dipendenti.