Tecnologia

Intelligenza artificiale: ‘La Svizzera ha molto potenziale’

Lo rivela uno studio. Entro il 2030 l'AI potrebbe aumentare fino al 15% la produttività in settori come media, farmaceutica, finanza e tecnologia

In sintesi:
  • In un confronto globale, il nostro Paese appartiene al gruppo dei beneficiari di GenAI insieme a Belgio, Svezia, Stati Uniti e Regno Unito
  • L'agricoltura, l'edilizia e la chimica hanno invece meno probabilità di beneficiare dell'AI
(Depositphotos)
4 marzo 2024
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La Svizzera figura fra i Paesi al mondo con il maggior potenziale per sfruttare l'intelligenza artificiale: l'AI generativa (GenAI) potrebbe aumentare la crescita economica dello 0,5-0,8% all'anno, pari a circa 50 miliardi supplementari antro il 2030, stando a uno studio pubblicato oggi dalla società di consulenza PwC.

L'impatto dell'AI generativa (cioè quella che genera testi, immagini e video su richiesta) varia peraltro enormemente tra i singoli settori. I potenziali maggiori vincitori sono i rami in cui vengono raccolte, analizzate ed elaborate grandi quantità di dati: sviluppatori di software, aziende dei media, industria farmaceutica e finanza. Entro il 2030 la GenAI potrebbe consentire aumenti di produttività compresi tra l'8 e il 15% in questi campi.

I potenziali guadagni di efficienza in comparti come il commercio al dettaglio, il turismo e la sanità sono significativamente inferiori. La GenAI potrebbe dare una spinta ad esempio nelle vendite o attraverso una forte personalizzazione del contatto con i clienti e aumentare la produttività del 4-6%.

Ambiti quali l'agricoltura, l'edilizia e la chimica hanno meno probabilità di beneficiare dell'AI generativa: lo studio prevede solo aumenti di efficienza indiretti, tra il 2,5 e il 5%, per questi settori a basso potenziale, fortemente caratterizzati dal lavoro fisico, dalla produzione industriale e da un elevato fabbisogno di materiali ed energia.

Un'analisi del mix industriale svizzero mostra peraltro che i rami ad alto impatto contribuiscono già al prodotto interno lordo (Pil) in misura superiore alla media, con una quota del 27% del valore aggiunto, mentre il settore a basso potenziale è relativamente debole in Svizzera, con una quota del 36% del Pil.

"La GenAI rappresenta un'enorme opportunità per la Svizzera, in particolare per l'alta densità di società finanziarie e farmaceutiche, e può liberare un enorme potenziale di crescita in questo Paese, ad esempio utilizzando la tecnologia per risolvere sfide come la carenza di manodopera qualificata in singoli settori", argomenta Philipp Wackerbeck, esperto di PwC, citato in un comunicato.

In un confronto globale, la Svizzera appartiene al gruppo dei beneficiari di GenAI insieme a Belgio, Svezia, Stati Uniti e Regno Unito, rilevano i ricercatori.