È questo l'obiettivo, metafisico, di una nuova app, nata (e non poteva essere altrimenti) in America, ‘Text with Jesus’
Chattare con i santi o chiedere direttamente un consiglio a Gesù. È questo l'obiettivo, metafisico, di una nuova app, nata (e non poteva essere altrimenti) in America. Si chiama ‘Text with Jesus’ ed è stato concepita da Catloaf. Fra i suoi obiettivi quello di scambiarsi messaggi con alcuni personaggi della Bibbia, il figlio di Dio in primis.
Lo scopo, secondo i promotori, è di stimolare la riflessione e incoraggiare conversazioni significative sulla fede. Naturalmente, dall'altra parte non c'è il divino, ma l'intelligenza artificiale, generatrice di risposte automatiche. Catloaf ha però spiegato che il tutto va preso con le pinze: «L’applicazione, alimentata dall’intelligenza artificiale, non pretende di fornire reali intuizioni divine o di possedere una qualche forma di coscienza divina, ma si limita a utilizzare il suo modello linguistico per generare risposte basate su un ampio corpus di testi biblici e religiosi». Lo scopo, insomma, è di «stimolare la riflessione, approfondire la comprensione dei testi religiosi e incoraggiare conversazioni significative sulla fede».
Ma, secondo quanto evidenziato da catt.ch, “Gesù & Co. che rispondono in chat sono purtroppo la conferma di quanto le solitudini siano una malattia (sempre più grave e troppo a lungo banalizzata) del nostro tempo, caratteristica paradossale di una società mai così connessa e perennemente ‘in rete’. E quindi forse è necessario riscoprire luoghi di socialità reale, anche in parrocchia: il doposcuola, le gite, l’oratorio. Non solo preghiera, ma comunità. Giocare a calcio, organizzare merende, magari la visione di qualche film. Insieme. Tra persone vere e senza la mediazione di uno schermo”.
«Vuoi fare qualcosa di nuovo nella vita? Vuoi ringiovanire? Non accontentarti di pubblicare qualche post o qualche tweet. Non accontentarti di incontri virtuali, cerca quelli reali, soprattutto con chi ha bisogno di te: non cercare la visibilità, ma gli invisibili. Questo è originale, rivoluzionario. Uscire da sé stesso per incontrare l’altro. Ma se tu vivi prigioniero in te stesso, mai incontrerai l’altro, mai saprai cosa è servire. Servire è il gesto più bello, più grande di una persona: servire gli altri», diceva del resto già Papa Francesco nel dicembre del 2021 incontrando i giovani ad Atene, durante il suo viaggio apostolico in Grecia.